E’ una settimana giudiziaria particolarmente pesante quella di Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi), che ieri e’ stato messo sotto accusa dalla giustizia francese per sfruttamento della prostituzione organizzata nel quadro dell’inchiesta sul giro di escort dell’hotel Carlton a Lille, nel nord della Francia. E che domani sara’ oggetto di una prima udienza civile presso la corte suprema Corte suprema del Bronx, a New York, nell’affaire legata al Sofitel di Manhattan, in cui è stato accusato di stupro da Nafissatou Diallo, una dipendente dell’albergo, che si occupava delle pulizie. Mentre il candidato socialista alle presidenziali francesi di aprile e maggio, Francois Hollande, prende le distanze dall’ex ministro socialista, sottolineando che quella di Dsk ‘e’ una vicenda privata, deplorevole, e sui cui non ho alcun giudizio politico da formulare’.
Da ieri, Dsk e’ ufficialmente indagato dalla magistratura francese, anche se i suoi avvocati hanno detto che l’ex favorito per l’Eliseo nelle presidenziali del 22 aprile e del 6 maggio "dichiara con la massima fermezza di non essere colpevole di nessuno dei fatti e di non aver mai avuto la minima conoscenza del fatto che le donne incontrate potessero essere delle prostitute". ‘Questo dossier e’ vuoto (…) Le infrazioni addebitate a Dsk sono inesistenti’, ha detto oggi uno dei suoi legali Henri Leclerc. Anche se avesse saputo che erano pagate, ‘il fatto di avere un rapporto con una escort non costituisce un illecito’, ma un ‘comportamento privato perfettamente legale’, gli ha fatto eco un altro dei suoi avvocati, Richard Malkas. Strauss-Kahn e’ stato interrogato ieri pomeriggio dai giudici di Lille, dopo essere stato convocato un mese fa in caserma per una prima audizione che gli inquirenti avevano portato a termine con il sospettato in stato di fermo per 48 ore.
Inizialmente Strauss-Kahn era stato convocato per domani anche in Francia, ma l’appuntamento è stato anticipato a sorpresa di due giorni. I magistrati sono alla ricerca di indizi proprio sulla circostanza citata dai legali della conoscenza, da parte di Dsk, del fatto che le partecipanti alle serate a luci rosse organizzate per lui a Parigi e Washington fossero pagate per quelle prestazioni. Alcune di esse hanno riferito agli inquirenti che l’ex ministro non poteva ignorare che quelle prestazioni erano a pagamento. Mentre il diretto interessato si è difeso dicendo di non poter immaginare che quelle giovani donne potessero essere prostitute.
Quanto al filone americano, si terrà domani davanti alla Corte suprema del Bronx la prima udienza civile nell’affaire legato al Sofitel di Manhattan, in cui Dsk è stato accusato di stupro dalla Diallo. Secondo fonti vicine all’indagine, n‚ Strauss-Kahn n‚ la Diallo saranno presenti in tribunale. Negli Usa, la linea difensiva dei legali di Dsk consiste nel dire che egli non puó essere perseguito in una causa civile in quanto disponeva al momento dei fatti di una totale immunità diplomatica. "Daró ad ognuno degli avvocati l’occasione di difendere i loro argomenti e porró loro delle domande. Prenderó la mia decisione nelle settimane successive. Sarà una decisione scritta", ha spiegato il giudice Douglas McKeon, che domani presiede l’udienza. Se decidera’ che Dsk non puó essere perseguito, il filone americano si fermera’ li’. Altrimenti – se a convincerlo saranno le argomentazioni del legale della Diallo, secondo cui il francese non puó godere dell’immunità diplomatica – si aprirà la procedura per condurlo a processo.
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