"Il dibattito interno a Forza Italia in merito alla partecipazione alla manifestazione dell’8 novembre, promossa da Salvini, a Bologna, e’ surreale. A destra, abbiamo letto il volantino e ci stiamo semplicemente organizzando. La stessa Giorgia Meloni non risulta aver fatto tante storie per decidere se partecipare o meno. Ci va e basta. Forza Italia invece, presa dal panico per l’annuncio che Berlusconi andra’ a Bologna (anche se travolto dai soliti forse), si interroga su che cosa il leader andrà a fare a piazza Maggiore". Lo scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
"Per gli azzurri, non pare importante il segnale di unita’ grazie all’iniziativa di Salvini, ma magari vorrebbero un inchino collettivo con tanto di cambiamento delle parole d’ordine. Salvini – prosegue Storace – ha convocato la manifestazione, la sta organizzando, sta curando i dettagli della mobilitazione. Chi ha deciso di aderire sa che il padrone di casa sara’ il capo leghista. E quale sarebbe la tragedia non si capisce. Facile elencare i punti chiave di Bologna: no a questo modello europeo; contrasto dell’immigrazione clandestina; rifiuto del relativismo imperante; sicurezza e legalita’; lotta alla vessazione fiscale e a quella burocratica. Argomenti e proposte che – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia – dovrebbero stare nell’agenda di tutti quelli che stanno dalla parte della sovranita’ nazionale. Se prevalgono le logiche di fedelta’ alla Merkel, il problema non e’ se partecipare o meno, ma se stare insieme in una coalizione che dovrebbe parlare lo stesso linguaggio. Tutto questo mentre in Polonia, con la vittoria di Beata Szydlo, si afferma un altro formidabile segnale di rifiuto degli ordini dell’eurocrazia. Anche in Italia va costruito il fronte della sovranita’ nazionale: e’ una strada da percorrere con coerenza – conclude Storace – e fanno bene a percorrerla, ciascuno per la propria parte, sia Salvini che Meloni".
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