"Il bullismo non si addice a chi e’ impegnato nella difficilissima azione di governo. E Matteo Renzi rischia di uscire squartato dal complicato gioco che ha messo in piedi per restare al potere". Lo scrive il leader de La Destra, Francesco Storace, sul Giornale d’Italia.
"Tanti sorrisi col 40 per cento a ottanta euro, adesso il premier mostra la sua insofferenza verso chiunque osi sbarrargli la strada o ne sia semplicemente sospettato", ma "l’incantesimo puo’ cessare da un momento all’altro. Con un tonfo che magari e’ difficile da prevedere nei tempi".
"Certo e’ – sottolinea – che Renzi fa di tutto per crearsi nemici. Inutilmente. Nel dibattito interno al Pd frusta i dissidenti con una violenza di argomenti che pare irrefrenabile" ed "e’ ovvio che i compagni che resistono gli abbiano scatenato contro una gragnuola di emendamenti sulle sue riforme". "Fa il bullo, Renzi, anche con quelli con cui il Pd ha fatto la campagna elettorale delle politiche. Ha soffiato pezzi da novanta al partito di Vendola e il governatore pugliese gli ha reso pan per focaccia, depositando seimila emendamenti. Fronda al quadrato, potremmo dire. Ad arroganza corrisponde reazione".
"Ma il massimo della tracotanza – continua Storace – e’ il bullismo in salsa continentale. Non abbiamo alcun motivo di simpatia verso Enrico Letta, ma non c’e’ dubbio che la presidenza del Consiglio europeo sia infinitamente piu’ appetibile dell’inutile ministero degli Esteri dell’Ue". Insomma, "Bullo e partitocrate. Non si sopporta. #Matteostaisereno".
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