Francesco Storace, si sa, è uno che non le manda certo a dire. Ce lo ricordiamo tutti, al congresso nazionale de La Destra, come ha trattato Gianfranco Fini: ora che Berlusconi si è dimesso, gli faceva notare, “ti devi dimettere anche tu, devi capire cosa vuol dire restare disoccupato”.
Storace, una vita nel Movimento Sociale Italiano, è uno degli esponenti politici più critici nei confronti del leader di Futuro e Libertà. Ma oggi con il segretario de La Destra parliamo del governo Monti, del “governo dei banchieri”, come lo definisce lui, e della manifestazione organizzata dal suo partito per il 4 febbraio a Roma, proprio “contro il governo delle banche”.
L’organizzazione dell’evento è affidata a Roberto Buonasorte. Sul sito web 4febbraio.it e’ possibile trovare tutte le informazioni utili, spiega Storace a ItaliaChiamaItalia. “Arriveranno almeno un centinaio di pullman da tutta Italia – assicura il leader de La Destra al nostro quotidiano online -, questo a significare una mobilitazione mai vista per quello che ci riguarda. E poi vedremo soprattutto la risposta di Roma”. Storace si aspetta un grande sostegno dai cittadini della capitale. Non ha dubbi: “In piazza saremo decine di migliaia di persone, per lanciare un grande segnale politico: la sovranità del popolo nelle scelte economiche e politiche dell’Italia”. “Non si può pretendere che lo Stato debba sottostare all’impero della Bce, anzi, bisogna poter nazionalizzare la Banca d’Italia”. Qualunque decisione vada a prendere Monti in Europa, per ciò che riguarda l’economia, “deve essere assoggettata a un referendum”. “Vogliamo poi che ad eleggere i governi siano i cittadini italiani”.
Insomma, per Storace è necessario puntare su tre obiettivi: la sovranità del nostro popolo, appunto, che è anche sovranità politica, “perché sono i cittadini che devono decidere chi debba rappresentarci”; la sovranità monetaria, “perché vogliamo la nazionalizzazione della Banca d’Italia”; e la sovranità economica, “perché vogliamo che sia il popolo, attraverso il governo che lo rappresenta, a decidere delle sorti della patria e del nostro ruolo in Europa”. Quella del 4 febbraio non sarà quindi soltanto una manifestazione “anti Monti”, ma anche un’occasione in un cui la Destra lancerà le sue proposte. “Non vogliamo che si dica che la nostra è solo una battaglia contro il governo: noi abbiamo le nostre proposte e le faremo sentire con forza”.
Certo è che per l’ex governatore del Lazio la cosa migliore da fare sarebbe “andare subito al voto”. Anche con questa legge elettorale? “Beh, io sono stato fra i firmatari del referendum – ricorda a colloquio con Italiachiamaitalia.it -, questa legge elettorale non mi piace, vorrei venissero aggiunte le preferenze. Ma sono anche sostenitore convinto del bipolarismo”. Se per inserire la preferenza dovessero scegliere di gettare alle ortiche il bipolarismo costruito in tutti questi anni, Storace non sarebbe d’accordo.
Nel forte desiderio di recarsi subito alle urne, Storace assomiglia in qualche modo a Bossi: anche il capo dei lumbard, infatti, vorrebbe elezioni subito, e proprio domenica, dal palco di Piazza Duomo a Milano, durante il comizio del Carroccio, ha invitato Berlusconi a staccare la spina al governo: “Bossi a Milano ha fatto una manifestazione riuscita, almeno in termini di presenze. Anche noi manifesteremo contro il governo, ma allo stesso tempo lanceremo le nostre proposte”. Storace e Bossi alleati in questo particolare momento politico? “Abbiamo gli stessi obiettivi – precisa Storace -, e poi io sono stato ministro nello stesso governo di Bossi”. Quindi l’eventuale asse Storace-Bossi “non è una notizia: la notizia è che il PdL sia alleato del Pd in Parlamento”.Sì, ma il vaffanculo del Senatur dedicato a Roma? “Figuriamoci un po’… Al centro della contestazione politica c’è il governo. Non bisognava svaligiare la Bocconi per mettere più Irpef, più tasse, per aumentare il costo della benzina, per trattare i pensionati come fossero evasori fiscali… Con Monti ne abbiamo viste di cotte e di crude”.
Va bene. Ma allora come mai Silvio Berlusconi ha deciso di sostenere il governo del professore bocconiano, quando per decine di volte aveva ripetuto “se cade il mio governo, voto subito”? Storace prova a sfuggire alla domanda, con simpatia: “Non sono ancora stato nominato portavoce del PdL…”. Insistiamo: una sua opinione personale? E allora eccolo Storace: “E’ stato un clamoroso errore politico, Berlusconi si è fatto mettere sotto incomprensibilmente. In altri Paesi europei si è andati ad elezioni senza problemi…”.Ma se il Cavaliere dovesse continuare così, col sostegno a Monti insieme a Pd e Terzo Polo, guardando alle prossime elezioni, con chi si schiererebbe la Destra? Sceglierebbe sempre il PdL come alleato? “La Destra con il Partito Democratico non ha nulla da spartire”. Storace sceglierebbe quindi di restare al fianco di Silvio. Nonostante tutto.
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