La politica di ieri e di oggi, De Michelis, Craxi, il pentapartito, il governo Lega-M5S e la questione migranti. Di questi e altri temi ha parlato a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus la senatrice di Forza Italia Stefania Craxi.
Al microfono di Fabio Camillacci, la figlia dell’ex leader socialista ha detto: “La differenza tra la politica della Prima Repubblica e la politica di oggi è sostanziale. Dc e Psi competevano sul piano delle idee, c’erano convinzioni politiche profonde. All’epoca non si litigava per un primo piano in più in televisione o per un tweet meglio riuscito. C’erano esperienza, coraggio, responsabilità, competenza, quindi ci si batteva molto per le proprie idee ma c’era sempre grande rispetto dell’avversario politico. Oggi invece le forze di governo non fanno altro che litigare su tutto e insultarsi a vicenda. E infatti questo governo non reggerà il confronto con la realtà e cadrà presto perché abbiamo un debito pubblico insostenibile, un Paese che cresce meno di tutti gli altri Paesi europei, politiche scellerate che non hanno fatto niente sul piano dello sviluppo, dell’occupazione, del lavoro, non hanno fatto niente per ridurre le tasse. Non a caso lo Spread ha ripreso a correre”.
“Purtroppo – ha aggiunto Stefania Craxi – la realtà travolgerà noi italiani e inevitabilmente travolgerà anche il governo Lega-M5S che ha le ore contate. Salvini non ha ancora capito che un conto è essere un leader di partito, oppure un leader di un partito minoritario, altra cosa è essere un responsabile istituzionale e un capo di un grande partito; spero che prima o poi lo capisca anche perché l’onda lunga leghista comincia ad affievolirsi proprio per le responsabilità di governo attuali”.
“La questione dell’immigrazione per esempio è un fenomeno epocale e Salvini non può pensare di affrontarla con interventi-spot o chiudendo i porti. Occorre avere infatti una politica lungimirante, complessa come è complesso il fenomeno migranti e che preveda il sostegno dello sviluppo economico nei Paesi da dove provengono gli immigrati attraverso azioni pratiche. Io propongo pertanto la nascita di un’Agenzia internazionale che si occupi di questo; bisogna poi accogliere i profughi che scappano dalle guerre, bisogna pretendere che questa accoglienza venga fatta dall’Europa che deve diventare una terra di asilo per i perseguitati politici, bisogna lavorare sull’integrazione di quelli che sono già in Italia e che hanno diritto di rimanerci. La sinistra in passato – ha concluso Stefania Craxi -, in nome di un’accoglienza ideologica, ha accolto delle persone senza avere un progetto di integrazione, le ha scaricate su altri poveri italiani, sulle periferie delle grandi città, nei piccoli paesi di provincia, senza nessun progetto. Tutto ciò ha creato paura, sconcerto e problemi nella società e ora a tutto questo bisogna porre velocemente rimedio”..