Lucio Malan, senatore di Forza Italia, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sugli Stati generali dell’Economia ha detto: “Se c’è la possibilità di interloquire col governo per fare in modo che passino riforme che fanno bene al Paese, noi lo facciamo anche se questo governo non ci piace. In Parlamento però continuano a respingere sistematicamente ogni nostra proposta, ad impedire quel dialogo che non dovrebbe essere riservato ai convegni. Se tutti i dpcm che ha fatto Conte li avesse fatti Berlusconi sarebbe successo il finimondo”.
“Adesso si è arrivati al punto che abbiamo chiesto al governo di fare dei decreti legge, che almeno devono passare dal Parlamento. Il decreto legge Rilancio è stato fatto con un mese e mezzo di ritardo e poi è venuto fuori un decreto di 500 pagine sul quale di fatto è impossibile intervenire. In questo quadro che senso ha partecipare a questo convegno degli Stati generali? Senza il nostro apporto in quel poco di passaggio che c’è stato in Parlamento, il governo non avrebbe potuto assumere le misure urgenti come lo scostamento di bilancio. Le leggi devono essere fatte in Parlamento, perché così la gente può vedere punto per punto chi è a favore e chi è contro e si possono anche evidenziare eventuali porcherie contenute nei provvedimenti, dopodichè se il governo decide di approvarle comunque si prende la responsabilità di farlo”.
Su Conte. “Spesso il potere ha su molte persone l’effetto di generare manie di grandezza, a maggior ragione quando il potere ti arriva così per un colpo di fortuna o di sfortuna. Quando arrivi lì dopo aver fatto la gavetta, hai un pochino più di umiltà. Quando ti vengono a prendere per guidare l’Italia senza che tu abbia fatto niente prima, magari ti viene il dubbio che sei il più figo del pianeta”.
Sulle elezioni. “La nostra opzione preferita sono le elezioni perché ci vuole un governo che abbia le idee chiare, che non si blocchi per una serie di veti incrociati. Speriamo che a settembre ci siano le condizioni per farle, nel senso che l’epidemia sia passata e speriamo che la situazione del Paese non sia così drammatica da portare a scenari imprevisti”.
Sul centrodestra. “E’ normale che ci siano idee diverse, altrimenti saremmo un unico partito. Sulla questione europea pensiamo che quando c’è la possibilità di avere soldi ad un interesse basso vanno presi. Ovviamente bisogna fare attenzione che non ci siano condizioni che fanno danno al Paese. Ma le condizioni comunque le mette il mercato, non è che possiamo indebitarci ulteriormente senza che il mercato reagisca. Dobbiamo puntare sulla produttività di questo Paese, bisogna togliere i lacci burocratici e i cappi fiscali che ci sono”.