Movimento 5 Stelle nella bufera per il caso legato allo stadio di Roma. “Parnasi l’ho incontrato la prima volta nella primavera del 2017 – racconta a Porta a Porta – durante i confronti con Eurnova, poi l’ho rivisto due o tre volte in Campidoglio. Partivamo da due visioni contrapposte: noi volevano abbattere cubature e lui mantenerle”.
E sul caso Lanzalone, che oggi si è dimesso da amministratore di Acea, Raggi spiega: “Noi ci basiamo sui curricula e le capacita’ delle persone. Io credo che questo metodo che abbiamo, e trovo il migliore, possa comportare dei problemi ma questo accade in tutte le citta’, in tutte le amministrazioni. Io non rispondo per gli altri. Lanzalone e’ un professionista che ha portato in porto il concordato della societa’ dei rifiuti di Livorno”.
“Nel momento in cui abbiamo dovuto rinnovare la governance di Acea abbiamo preso una serie di curricula e c’era quello di Lanzalone, da quando la nuova governance si e’ insediata ha fatto lavori che non aveva mai fatto. Si e’ intervenuto sulle reti, non era mai stato fatto prima”.
“Se ho bisogno di aiuto a livello politico? Questa e’ un’immagine ricorrente perche’ sono una donna. Tutti gli uomini che mi ronzano intorno o sono miei amanti o sono miei tutor. Evidentemente questa immagine delle donne piace ad alcuni. Io non ho badanti e con nessun altro sindaco si sono permessi di fare quello che fanno con me: ho resistito a due anni di secchiate di fango”.
“Non sono assolutamente pentita di aver detto no alle Olimpiadi a Roma. La citta’ non era in grado di indebitarsi ulteriormente rispetto ai 13 miliardi di debito attuale, perche’ le regole del Cio dicono che Roma si sarebbe dovuta assumere gli ulteriori oneri derivanti dalle Olimpiadi stesse”.
Lo stadio della Roma, alla fine, si farà? “Non lo sappiamo – ha detto la sindaca capitolina a proposito delle possibili ripercussioni dell’inchiesta sul progetto per Tor di Valle -. Gli atti della procedura sembrano tutti validi. Noi ci riserviamo di fare tutti gli approfondimenti del caso”. E “se non ci sono irregolarità, si potrà andare avanti”.
IMMIGRATI
“Questo Governo ha alzato per la prima volta la voce facendola sentire forte in Europa. Anche la Merkel, bonta’ sua, ha detto ‘forse l’Italia e’ stata lasciata sola nella gestione dei migranti’: e’ un tema che finalmente si dibatte in Europa”. “L’Italia ripartisce i migranti che arrivano in base a quote nelle singole citta’. A Roma ne toccherebbero 4mila e altri ai 120 comuni della provincia, ma solo 10 o 20 comuni li accolgono. Visto che Roma e’ la Capitale e ci sono commercio e affari, i migranti in quota di altre citta’ vengono a Roma, e’ un tema che abbiamo affrontato con Prefettura e Viminale da gennaio 2017- ha sottolineato la sindaca- Molti vivono negli oltre 100 stabili occupati che ci sono in citta’, ma non sappiamo dove siano. Bisogna trovare il modo di alleggerire la situazione, che non puo’ piu’ essere un tema italiano ma europeo”.