“La Commissione affari esteri della Camera ha espresso il suo parere sulla legge di Stabilità per il 2016 e, in particolare, sul bilancio del MAECI. Il giudizio positivo dato dalla Commissione è legato sia all’impianto complessivo della manovra per il suo chiaro orientamento espansivo che al carattere qualificante di alcune scelte di merito connesse alla politica estera dell’Italia e all’internazionalizzazione del sistema Paese. In questo senso, va sottolineato il valore dell’aumento, dopo molti anni di regressione, delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo e dell’avvio dell’Agenzia che ne dovrà assicurare la governance e del sensibile incremento della dotazione a sostegno delle attività di internazionalizzazione delle imprese italiane”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto dei deputati eletti all’estero del Pd.
“Di questo parere gli eletti all’estero del PD sono stati parte attiva, ad iniziare dal ruolo svolto dal relatore on. Marco Fedi, sia nella impostazione generale che nei numerosi e impegnativi richiami specifici riguardanti la comunità italiana nel mondo. Oltre all’apprezzamento per lo stanziamento complessivo di 5 milioni di euro acquisito nel primo passaggio parlamentare a beneficio dei connazionali residenti all’estero, il parere contiene tra le condizioni di approvazione: l’equiparazione nell’applicazione delle norme sulle agevolazioni fiscali dei cittadini che producono redditi in Italia e sono residenti fuori dalla UE e dallo spazio economico europeo con quelli residentI nell’UE; la tutela del patrimonio storico e culturale della comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e gli interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia; uno stanziamento aggiuntivo a favore della Dante Alighieri, penalizzata negli ultimi tempi dalla riduzione delle risorse pubbliche. Su questi punti la Commissione ha approvato gli emendamenti presentati”.
“Il parere, tuttavia, sugli italiani all’estero, contiene diverse altre osservazioni, di non minore importanza. Esso richiama, infatti, l’opportunità di reintegrare il livello del cofinanziamento delle Camere di commercio italiane all’estero, che si sono rivelate lo strumento più efficace della proiezione globale delle nostre imprese; l’esigenza di consolidare il sistema di promozione dei corsi di lingua e cultura integrandoli nei sistemi scolastici locali, sostenendo meglio le scuole paritarie ed evitando che la riduzione del contingente di personale inviato dall’Italia possa determinare vuoti formativi nelle realtà coperte in precedenza; la necessità di assicurare ai COMITES e al CGIE ulteriori risorse affinché siano messi nella condizione di adempiere compiutamente alle funzioni loro assegnate dalle leggi istitutive”.
“Il parere, infine, tocca altre due questioni di forte sensibilità per gli italiani all’estero. Si richiede, infatti, che non abbiano più a verificarsi chiusure di strutture consolari e di Istituti di cultura e che si prenda in considerazione la richiesta, da noi ripetutamente avanzata, di destinare una quota dei proventi derivanti dai 300 euro per la cittadinanza e dall’aumento di alcune tariffe consolari al rafforzamento dei consolati esposti ad un maggior carico di lavoro. Si ritiene indispensabile, inoltre, arrivare ad un riordino complessivo della imposizione fiscale sulla prima casa, non locata, degli italiani all’estero, tenendo conto delle proposte di equiparazione più volte avanzate.
Il cammino della legge di Stabilità alla Camera è appena iniziato e sono note le gravi priorità da affrontare, a fronte di risorse limitate, in materia di sicurezza, di ripresa del Mezzogiorno e di tenuta sociale. Le difficoltà di arrivare a risultati concreti sulle singole questioni non vanno, dunque, sottaciute. Tuttavia non è senza importanza che le tematiche riguardanti gli italiani all’estero siano state richiamate non solo dagli eletti nella circoscrizione Estero, ma da un organismo di grande rilievo parlamentare come la Commissione esteri della Camera. Un altro passo in avanti – conclude la nota – nel lungo cammino per il riconoscimento dei diritti e del ruolo della comunità italiana nel mondo”.
Discussione su questo articolo