L’Italia, per quanto concerne lo sperpero di denaro pubblico, è veramente da additare quale esempio nefasto nel quale la politica ed i politicanti sguazzano a tutto andare. Abbiamo circa 1000 grandi opere pubbliche incompiute per i motivi più disparati: cause tecniche, fondi insufficienti, mancato interesse al prosieguo, sopravvenute nuove norme etc, etc, ma ad un occhio attento sia ai manufatti sia al contesto geopolitico ove essi dovrebbero essere realizzati può sorgere il sospetto, e spesso anche la certezza, che già all’atto di programmare l’opera erano iniziati i vari giochetti ed i sotterfugi per spartirsi la torta.
Detto a chiare lettere sembra che già in partenza si sapesse che l’opera sarebbe rimasta incompiuta e che la progettazione ed un pezzo di essa doveva servire solo per illeciti interessi spiccioli. Ho visto superstrade interrotte pochi metri prima di un cimitero, che di certo esisteva da decenni se non di più, invasi senza una goccia d’acqua, aeroporti mai entrati in servizio e così via.
Oltre a queste cattedrali nel deserto dobbiamo anche annoverare quelle terminate, fuori uso immediatamente dopo l’inaugurazione o poco più in là (vds strade siciliane). In questa deplorevole classifica di opere pubbliche incompiute primeggia la Sicilia, con oltre 200 opere, seguita dalla Calabria con oltre 90.
Sempre a proposito di sprechi, come non menzionare l’esercito di forestali che sorveglia le foreste delle due regioni: per la Sicilia, con una superficie boschiva di 5100 Km quadrati, c’è un esercito di forestali (a tempo indeterminato ed a tempo determinato) di circa 25000 persone, mentre la Calabria per 6500 km quadrati, ne impegna circa 30000. C’è da rimanere sbalorditi ed indignati, soprattutto se si fa il confronto con il Canada che impegna solo 4200 persone per una superficie di oltre 400000 Km quadrati. Possibile che a nessun politico sia venuto il vago sospetto che le assunzioni annuali di addetti al servizio nelle due regioni sia solo una deplorevole azione di clientelismo per raccattare voti? Non hanno il sospetto ma la certezza ma quando c’è da spartire tutto è lecito e tutto fa brodo.
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