“Nella giornata di oggi, dopo aver sensibilizzato anche il Presidente Boeri sul tema dell’accesso alla pubblica amministrazione e all’INPS in particolare, ho depositato una interrogazione rivolta al Governo per rendere possibile la certificazione della identità digitale anche ai residenti all’estero”. Così Marco Fedi, Pd, deputato eletto all’estero e residente in Australia.
“Nell’interrogazione, rivolta al Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, chiedo di prevedere una proroga rispetto alla entrata in vigore del nuovo sistema, al fine ottenere dagli enti gestori una modifica delle procedure che consenta ai cittadini italiani residenti all’estero e agli operatori di Patronato di ottenere lo SPID.
Ritengo sia urgente ottenere dal Governo una risposta anche alla luce delle giuste richieste arrivate al mondo parlamentare dai Patronati e dal CGIE, che ringrazio per la loro presa di posizione e per le analisi forniteci.
SPID è il nuovo sistema di accesso alla pubblica amministrazione che permette a cittadini e imprese di accedere con un’UNICA IDENTITÀ DIGITALE ai servizi online pubblici e privati ed è particolarmente importante, proprio per chi vive fuori dai confini nazionali, poter avere un rapporto diretto con la pubblica amministrazione”.
“Il CGIE ed i Patronati – ha concluso Fedi – hanno segnalato il problema relativo alle procedure di registrazione, che escludono i residenti all’estero, ed il rischio che non si possa procedere alla verifica reddituale ed alla certificazione dell’esistenza in vita con l’impossibilità di utilizzare le password degli utenti e dei Patronati”.
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