“Nei mesi scorsi avevo più volte interrogato il Governo sulla possibilità di registrazione per i residenti all’estero al nuovo Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Il MAECI e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) segnalano in questi giorni alcuni significativi passi avanti sulle procedure per accedere dall’estero alla pubblica amministrazione italiana, anche se non tutti i problemi sono stati effettivamente superati. SPID, il nuovo sistema di accesso alla pubblica amministrazione, permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale ai servizi online pubblici e privati ed è particolarmente importante, proprio per chi vive fuori dai confini nazionali, poter avere un rapporto diretto con la pubblica amministrazione”. Così l’On. Marco Fedi, Pd, eletto all’estero e residente in Australia.
“È assolutamente vero che tra le domande frequenti nel sito dell’Agenzia per l’Italia digitale, alla domanda “Può avere SPID anche un cittadino italiano residente all’estero?” appare una risposta che, confermando questa possibilità di iscrizione, sostituisce alla tessera sanitaria – che ricordo non viene normalmente rilasciata a residenti all’estero – il codice fiscale. Tuttavia, i soggetti qualificati al rilascio del codice SPID, gli “identity providers”, non hanno ancora aggiornato i propri siti. Non solo: molti cittadini residenti all’estero hanno un tesserino fiscale che non riporta sul retro il “numero di identificazione tessera” e pertanto saranno costretti a chiedere all’Agenzia delle Entrate, attraverso i Consolati, il rilascio di un nuovo tesserino fiscale. In sostanza, siamo ancora lontani da una vera semplificazione per i cittadini italiani residenti all’estero. Così come risultano ancora presenti delle problematicità per la registrazione degli operatori di Patronato per ottenere lo SPID”.
“Credo sia indispensabile accelerare questa fase “decisionale” rispetto alla documentazione utile al fine della registrazione – conclude Fedi -, garantendo che i soggetti certificatori si adeguino in tempi rapidi, oltre a prevedere l’accesso anche ad altri soggetti delle pubbliche amministrazioni particolarmente importanti per i residenti all’estero, ad esempio in tema di patenti di guida ed accesso alle agenzie del demanio”.
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