Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
Strade e autostrade sembrano desolatamente vuote in questa estate 2011. Almeno stando ai numeri diffusi dal Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, sulle presenze di turisti sulle spiagge italiane.
Il calo è stato, infatti, drammatico, addirittura 2 milioni di bagnanti in meno a livello nazionale. Il disastro maggiore si è consumato in Liguria, con un meno 25% rispetto al luglio 2010. Male anche i litorali toscani e laziali.
"In questo mese di luglio sulle nostre spiagge abbiamo riscontrato, purtroppo, la mancanza di oltre 2 milioni di turisti rispetto allo stesso periodo del 2010", ha dichiarato Riccardo Borgo.
"Il danno economico è enorme – ha spiegato Borgo – in considerazione del fatto che i consumi si sono ridotti di oltre il 35%. Tra le cause principali ci sono il maltempo che ha abbassato notevolmente le temperature medie e naturalmente la crisi. Muoversi costa e così soprattutto i bagnanti del weekend, i pendolari, sono calati moltissimo".
I turisti stranieri, invece, avendo già prenotato hanno resistito e anzi, in zone quali la Versilia, sono aumentati anche del 15% e questa è un\’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. "Ad arrivare in Italia sono soprattutto i russi che si stanno diffondendo a macchia d\’olio e che chiedono un\’offerta sempre più alta ai nostri stabilimenti", ha detto il presidente del Sindacato Italiano Balneari.
La gente, comunque, tenta di risparmiare il più possibile. "Ormai molti turisti si organizzano prima di andare in spiaggia e calcolano se prendere il lettino insieme all\’ombrellone e alla cabina oppure fermarsi a mangiare una pizza prima di tornare a casa", ha proseguito Borgo.
"La difficile situazione economica oggi obbliga molti ad effettuare delle scelte, anche se i clienti migliori rimangono le famiglie con bambini perché per un genitore è sempre difficile dire di no ai \’capricci\’ del proprio figlio quando finalmente trascorre con lui molte ore della giornata", ha concluso il presidente Sib.
Anche il fenomeno dell\’erosione delle coste concorre a penalizzare le spiagge. "Alcuni tratti di litorale, come ad Ostia, per esempio, nei pressi di Roma, hanno subito l\’avanzamento della linea di battigia di 3,4 metri", ha dichiarato Fabrizio Fumagalli, presidente Sib Lazio.
E agli stabilimenti ora non resta che sperare in un miracolo ferragostano.
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