Prosegue il lavoro sulla spending review. Il commissario straordinario Enrico Bondi e’ all’opera sulla messa a punto dei provvedimenti e si preparano nei singoli ministeri i piani di risparmi. Confronto difficile sulla sanita’ che dovrebbe portare una quota consistente dei risparmi del 2012, 1,5 miliardi su 4,2. Il ministro della Salute Renato Balduzzi oggi ha ribadito che gli attesi risparmi sugli acquisti partiranno dal 2013. La Confindustria torna a chiedere di utilizzare le risorse che si libereranno dalla spesa pubblica per tagliare le tasse. Rispunta invece in Parlamento la questione delle festivita’. Per risparmiare il Pdl propone in un emendamento di rimettere in discussione il 25 aprile e il Primo maggio per festeggiarli la domenica piu’ vicina. Ancora ferma invece la delega fiscale: secondo fonti parlamentari il Quirinale avrebbe sollecitato correzioni sulle norme penali. Il governo starebbe dunque riesaminando la materia ma per il via all’iter parlamentare, che dovrebbe cominciare dalla Commissione Finanze della Camera, sara’ necessario un nuovo passaggio in cdm e poi ancora un nuovo vaglio del Colle. Nuova riunione poi al tesoro della task-force anti-evasione con il premier Mario Monti, il vice ministro all’Economia Vittorio Grilli e i vertici delle quattro Agenzie fiscali.
‘Il modo giusto’ per utilizzare i 4 miliardi di euro che arriveranno dalla spending review ‘sarebbe quello di metterlo a disposizione per diminuire la pressione fiscale sulle imprese, sui cittadini e sul mondo del lavoro’, ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Intanto, sempre con l’obiettivo di fare risparmi, rispunta la questione delle festivita’ da sopprimere e celebrare nella domenica vicina. Il tema e’ infatti oggetto di un emendamento al decreto sulla spending review presentato in Senato da Andrea Pastore del Pdl. La norma era inserita nella manovra estiva del 2011 ma con un emendamento del Pd erano state salvate il 25 aprile, il Primo Maggio e il 2 giugno (ma non le feste patronali). L’emendamento del Pdl chiede di rimettere in discussione 25 aprile e Primo Maggio e per le feste religiose prevede che ‘il governo e’ autorizzato a concludere con la Santa Sede la revisione degli accordi conclusi in ordine alle festivita”. La Lega chiede invece per il 2013 tagli alla spesa pubblica per almeno 16,8 miliardi di euro che andrebbero ad aggiungersi ai 4,2 miliardi previsti per il 2012.
Infine sul fronte della sanita’, la ricognizione in corso da parte dell’Autorita’ di vigilanza sui contratti pubblici per ottenere prezzi di riferimento per gli acquisti di beni e servizi in sanita’ avra’ effetti in termini di risparmi ‘a partire dal gennaio 2013′. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Renato Balduzzi, lasciando intendere che il settore difficilmente potra’ liberare la parte piu’ consistente delle risorse nel 2012, come invece atteso.
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