La Spending review, con i tagli previsti nei vari settori, ‘spegne i riflettori’ sulla Giornata nazionale della donazione e trapianto d’organi. Domani infatti, data di celebrazione della XIII edizione dell’appuntamento, i volontari dell’Associazione italiana donatori d’organi (Aido) ed altre organizzazioni animeranno 1.020 piazze italiane, dal Nord al Sud, con stand e materiale informativo per i cittadini realizzato esclusivamente grazie ai proventi del loro ‘5 per 1000’, non essendo quest’anno disponibili, per la prima volta, i fondi previsti dal ministero della Salute.
‘La legge di Spending review – spiega il presidente Aido Vincenzo Passarelli – ha purtroppo determinato quest’anno un massiccio taglio dei fondi ministeriali destinati annualmente alle campagne informative sulla donazione e i trapianti e alla Giornata nazionale. Una residua cifra ancora disponibile verra’ comunque utilizzata dal ministero per una campagna di informazione sulle reti televisive, che dovrebbe partire dopo l’Estate’.
Tagli che non hanno pero’ scoraggiato i volontari: ‘Domani saremo ugualmente nelle piazze, per sensibilizzare i cittadini e raccogliere le dichiarazioni di volonta’ alla donazione. I materiali informativi – precisa Passarelli – li abbiamo pero’ realizzati solo grazie ai proventi del ‘5 per 1000′ alle associazioni’. Questo perche’ il messaggio, fondamentale, e’ esserci, per diffondere ancora di piu’ la cultura della donazione d’organi anche sulla scorta dei risultati raggiunti negli ultimi anni, e che lasciano ben sperare. L’Italia, con 21.8 donatori d’organo per milione di abitanti, e’ infatti la terza tra i grandi paesi europei per numero di donatori, dopo la Spagna (35.3) e la Francia (25).
Ad oggi, gli iscritti all’Aido sono 1,3 mln e 111mila gli italiani che hanno dichiarato alle Asl il proprio assenso alla donazione. Il trend per donazioni e trapianti, rileva il presidente Aido, ‘e’ cioe’ positivo, anche se molto resta ancora da fare. A partire dalle differenze tra le Regioni: si va infatti dai 6,9 donatori per milione in Puglia ai 34 della Toscana e delle Marche, segno che e’ sempre necessaria un’azione informativa, come quella che da alcuni anni conduciamo nelle scuole, ma che si dovrebbe agire anche per migliorare l’organizzazione degli ospedali sul fronte trapianti. Attualmente, in lista di attesa – sottolinea – ci sono 8.600 pazienti’. Fondamentale, dunque, far aumentare le dichiarazioni di volonta’ a favore delle donazioni, dichiarazioni che il cittadino puo’ presentare, ricorda Passarelli, ‘all’Aido, alle Asl o, in alcuni comuni, al momento del rinnovo della carta di identità’. ‘La donazione degli organi – sottolinea il direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) Alessandro Nanni Costa – e’ un atto di consapevolezza sociale e va detto che la rete italiana funziona, abbiamo un sistema di cui il cittadino si puo’ fidare. Riusciamo a trapiantare l’85% dei pazienti che sono in attesa di un fegato e il 70% di quelli che aspettano un cuore o un polmone’. Quindi un riconoscimento al nuovo ministro della Salute: ‘Nonostante si sia appena insediato – rileva Costa – il ministro Lorenzin sta gia’ dimostrando una grande attenzione rispetto al tema della donazione e trapianti. Attendiamo a breve una sua visita e ci ha assicurato – conclude – il suo massimo appoggio alle iniziative operative, organizzative e di comunicazione del Centro nazionale trapianti’.
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