Il quotidiano Avvenire dedica un focus alla tanta Italia che nel prossimo futuro sarà protagonista di missioni spaziali.
Con la conclusione trionfale del 2021, contraddistinta dal perfetto lancio del James Webb Space Telescope, la più complessa e costosa macchina da esplorazione del cosmo mai realizzata, per l’esplorazione spaziale il 2022 promette grandi appuntamenti. Molti dei quali vedranno l’Italia protagonista.
Dalla nuova missione di Samantha Cristoforetti, sino al lancio del rover europeo “Rosalinda Franklin”, destinato a cercare forme di vita su Marte, il nuovo anno sarà un altro di quelli da record e primati.
E proprio nel 2022 ecco ripartire il programma che è l’erede dell’Apollo. Il lancio del nuovo potente razzo Sls (Space Launch System), con in vetta la capsula “Orion”, che di fatto è la nuova Apollo, era in programma per il 12 febbraio, ma a causa di un problema è stato rinviato a marzo.
Space X, l’azienda di Elon Musk realizzerà l’astronave di allunaggio, una sorta di siluro color metallo come quelli dei vecchi film di fantascienza, mentre molta Europa e molta Italia realizzeranno la futura stazione in orbita lunare e una buona parte della Orion. Il secondo lancio della “Dragon” del nuovo anno, il 15 aprile, vedrà a bordo la nostra Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Esa, che andrà in orbita per una missione di lunga permanenza, con rientro programmato per fine ottobre.
L’Italia sarà protagonista anche col suo nuovo razzo “Vega C”, progettato e costruito da Avio a Colleferro (Roma), il cui esordio è in programma tra aprile e maggio dalla base della Guyana. È una missione molto Made in Italy, perché il primo contraente industriale dell’ intero programma ExoMars è la Thales Alenia Space Italia, grazie al supporto dall’Agenzia spaziale italiana. Nel 2022 proseguiranno anche le varie missioni di turismo spaziale.