C’è anche un italiano tra le quattro vittime della sparatoria avvenuta in un locale notturno di Playa del Carmen, in Messico. Il suo nome è Daniel Pessina, di origini milanesi, che da tempo lavorava in Messico. La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Città del Messico, che lavora in stretto raccordo con le autorità locali, nell’ufficializzare la notizia aggiungono di essere già in contatto con i familiari della vittime per assicurare loro ogni possibile assistenza in questo difficile momento.
Tutto è ancora da chiarire: quello che si sa è che qualcuno ha aperto il fuoco in un locale della festaiola città dello Yucatan, la regione più turistica del Messico, mentre alle 2.30 della notte era in corso il BPM festival, una kermesse di musica tecno piuttosto nota nella zona.
Secondo quanto riferito da una sua cugina, Pessina aveva aperto in Messico un ristorante-pizzeria insieme a Giusy, la sua compagna italiana. Anche il fratello maggiore di Pessina gestisce una pizzeria a Milano in zona San Siro, dove abitano anche i loro genitori. Il locale aperto nella piazza principale di Sayulita si chiamava ‘Gusto’ e proponeva numerosi piatti italiani, compresa la pizza, ma in rete si trova un annuncio di vendita dell’attivita’ in cui lo chef Daniel Pessina spiega di avere “anni di esperienza per aver lavorato in alcuni ristoranti a Milano e aver imparato numerose tradizionali ricette italiane da sua nonna”.
“E’ molto triste dover annunciare che la polizia ha confermato le notizie secondo cui un uomo solitario ha aperto il fuoco all’esterno del nightclub Blue Parrot – è l’annuncio ufficiale degli organizzatori del festival – provocando quattro morti e dodici feriti. Tre delle vittime sono membri della sicurezza dello BPM, che hanno dato la loro vita per cercare di proteggere le persone all’interno del locale”.
La polizia messicana ha fermato quattro persone, ma il movente è ancora sconosciuto: terrorismo, narcotraffico o altro, al momento nulla è escluso e nulla confermato. Tra le ipotesi sul possibile movente della sparatoria c’e’ anche quella della vendetta di un cartello messicano della droga nei confronti dei proprietari del locale che non avrebbero consentito lo spaccio di stupefacenti durante il festival di musica elettronica Btm. Un evento che da dieci anni richiama ad ogni edizione tra le 75 e le 80 mila persone da tutto il mondo.
LA TESTIMONE ITALIANA Barbara Bottai, 35 anni, di Latina, si trovava proprio in un locale a bere con altri due italiani conosciuti a Playa del Carmen quando all’improvviso ha raccontato di aver visto “una marea umana riversarsi per strada”. L’italiana ha detto di aver pensato ad uno tsunami ma poi qualcuno ha gridato di buttarsi a terra e, ha raccontato, si sono uditi gli spari tra la folla che fuggiva. La paura per Barbara e’ stata tanta, anche perche’ la polizia ha serrato le uscite dei vari locali per impedire alla gente di trovarsi in mezzo alla sparatoria. Solo piu’ tardi e’ riuscita ad uscire da quell’inferno scavalcando una balconata insieme ad altri clienti.
Un video in diretta di una serata alla Playa del Carmen. E’ datato 14 gennaio l’ultimo post di Daniel Pessina su Facebook. Vive a Sayulita, Nayarit, Mexico secondo le scarne informazioni che si leggono sul suo profilo Facebook, su cui in queste ore si stanno moltiplicando i commenti di amici e conoscenti. ‘Daniele ti ricorderò sempre’, ‘Non doveva succedere’, tra le frasi che si leggono. Ma più che altro a farla da padrona è una sfilza di ‘Rip’, alias ‘Riposa in pace’.
CORDOGLIO “Esprimo profondo cordoglio per le vittime della sparatoria avvenuta nella discoteca Blue Parrot di Playa del Carmen (Messico), che ospitava la serata di chiusura del festival di musica elettronica Bpm. In particolare, voglio ricordare l’italiano Daniel Pessina, lì per lavoro, e inviare le mie condoglianze alla famiglia”. Lo ha detto Fucsia Fitzgerald Nissoli (eletta nella Circoscrizione Estera – Ripartizione Nord e Centro America).
“Esprimo sconcerto e dolore – dichiara in una nota Francesca La Marca, Pd, eletta nel Nord e Centro America come Nissoli – per l’episodio di violenza che si è verificato in un club, frequentato da giovani, in una località turistica messicana, Playa del Carmen. Tra le vittime le prime notizie segnalano un cittadino italiano e due canadesi. Le notizie che si susseguono da qualche anno dicono che è diventato veramente troppo facile morire nei luoghi di incontro e di intrattenimento giovanile. E questo sia che si tratti di violenza esercitata in nome di aberranti principi ideologici che di violenza usata come un mezzo di giustizia sommaria. Le verifiche in corso diranno parole più chiare sulle ragioni e la dinamica dell’episodio e sui reali moventi di chi se ne è fatto autore. Intanto, esprimo il senso della mia partecipazione ai familiari delle vittime e aggiungo la mia voce a tutti coloro che chiedono maggiore vigilanza e prevenzione”.
“Daniel Pessina era uno dei tanti italiani nel mondo che ogni anno lasciano lo Stivale per recarsi all’estero in cerca di nuove opportunità. Innamorato del suo lavoro di ristoratore, aveva lasciato Milano per aprire un ristorante in una delle più belle zone del Messico. È rimasto vittima della violenza e della follia. Non si può morire così, è terribile e fa male. Alla famiglia di Daniel il nostro più profondo cordoglio”. Così Ricky Filosa, coordinatore MAIE Nord e Centro America.
L’APPROFONDIMENTO Aveva aperto un ristorante in Messico ma la sua grande passione era la musica techno: per questo Daniel Pessina si trovava a 2.500 chilometri dalla sua casa di Sayulita per partecipare al BPM festival di Playa del Carmen, dove e’ stato ucciso nel corso di una sparatoria all’interno del locale Blue Parrot con un proiettile all’addome. L’amore per la cucina ereditata dalla nonna era una questione di famiglia, dato che anche uno dei suoi due fratelli gestisce una pizzeria a Milano, in zona San Siro, dove Daniel era nato e dove abitano i suoi genitori.
Aveva lasciato l’Italia anni fa e, dopo essersi sposato con Giusy nel 2013, nel 2014 ha aperto con la moglie il ristorante ‘Gusto artisan food market’ nella piazza principale di Sayulita, localita’ turistica sul Pacifico nello stato del Nayarit, frequentata soprattutto da amanti del surf, dalla parte opposta del Messico rispetto a Playa del Carmen. “Started and run by Daniel and Giusy a young Italian couple from Milan, Gusto is located in the magical Plaza of Sayulita and opens its kitchen to those who want to feel at home!”, si legge sul sito del ristorante che proponeva tipici piatti italiani, dalle lasagne alle tagliatelle al pesto, oltre a una decina di pizze cucinate in un forno fatto arrivare dall’Italia.
Lui cucinava, lei invece serviva nella piccola sala da 45 posti che pero’ risulta in vendita sul sito sayulitalife.com. Nell’annuncio, Daniel si definisce uno chef con anni di esperienza che ha lavorato in alcuni ristoranti di Milano e ha imparato da sua nonna le tradizionali ricette italiane. Sulla sua pagina Facebook, molte foto delle spiagge in cui viveva e dei club che frequentava, compreso un video postato pochi giorni fa della festa dopo lo show di Dj Dubfire a Playa del Carmen, fino all’appello disperato del fratello Manuel postato poche ore fa: “Ca… Daniel, rispondi a quel ca… di telefono!!!”.
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