“Nell’esercizio delle funzioni di consigliere CGIE, tenuto conto dell’attuale crisi scaturita dalla pandemia e delle misure governative di contenimento adottate – durante la quale il MAECI ha voluto sottolineare l’impegno di sostegno al rientro di nostri connazionali in Italia – ho segnalato ai vertici del mio organismo di appartenenza le richieste di alcuni connazionali temporaneamente bloccati in Spagna, e segnatamente nell’Arcipelago delle Isole Canarie, che desiderano rientrare in Patria”. Alcuni di questi connazionali presentano “necessità legate a motivi gravi di salute”, eppure ancora non sono riusciti a tornare a casa
“Una sinergia fattiva di collaborazione tra gli Organi di rappresentanza degli Italiani all’estero (CGIE, Comites, Associazioni, ecc.) e la componente diplomatico-consolare, in particolare quella presente sul territorio, è fondamentale per garantire tutela ed assistenza”.
“La mia carica di rappresentante dei connazionali in Spagna e Portogallo continuerà come sempre ad adoperarsi con lo stesso spirito – conclude Stabile per una più ampia collaborazione, cercando, altresì, di sciogliere quei nodi ed ostacoli spesso frapposti dagli stessi burocrati”.