Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, procede sulla sua linea nonostante l’esito delle elezioni del 24 maggio, che hanno comportato la perdita di 2,4 milioni di elettori per il Partito popolare (Pp). Questo atteggiamento, scrive "El Pais", ha gia’ provocato le prime reazioni interne al partito, come testimoniano le dichiarazioni di Juan Vicente Herrera, leader del Pp nella roccaaforte di partito di Castilla y Leon.
Herrera non solo sta pensando di ritirarsi per facilitare il cambiamento, ma ha consigliato a Rajoy di "guardarsi allo specchio" prima di dichiarare quale sara’ il miglior candidato alla premiership in vista delle elezioni generali che si terranno entro la fine dell’anno. Altri importanti esponenti popolari hanno espresso il loro dissenso nei confronti della linea adottata dal premier, come la presidente del Pp a Madrid, Esperanza Aguirre, la quale ha dichiarato che il partito ha bisogno di essere "rifondato".
Dissenso anche da parte dei presidenti regionali di Valencia e isole Baleari, Albert Fabra e Jose’ Ramon Bauz, i quali hanno anticipato un loro possibile ritiro. Il Pp, scrive il quotidiano, ha urgente bisogno di una "riorganizzazione" della leadership, dello stile di governo e dell’offerta programmatica, per potersi "avvicinare alla destra europea piu’ liberale". L’elite del partito deve riflettere sul senso di opporsi alle richieste di riforma provenienti dalla Spagna piu’ urbana, popolosa e dinamica, anziche’ limitarsi alla manfrina pre-elettorale del voto utile contro le formazioni politiche esordienti, Podemos e Ciudadanos.
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