La psicologa e psicoterapeuta Anna Pisterzi ha presentato all’ambasciata italiana a Madrid il suo libro ‘Traiettorie. Guida psicologica all’espatrio’.
L’evento è stata l’occasione per una riflessione sulle sfide psicologiche che pone lasciare il proprio Paese d’origine per recarsi in un’altra terra, con lingua e cultura diverse.
L’autrice e l’ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi hanno conversato con il consigliere Marco Lapadura e con gli invitati presenti in sala, di diversi temi riguardanti l’espatrio, dalle motivazioni che spingono giovani e non giovani a trasferirsi, alle implicazioni che una vita all’estero comporta per i figli e la genitorialità, all’aumento della percentuale di donne che emigrano.
Ampio spazio è stato dedicato anche a come le tecnologie hanno cambiato l’esperienza di chi espatria, da un lato facilitando il contatto con i propri cari rimasti nel Paese d’origine, ma dall’altro rendendo più difficile l’inserimento dell’emigrato nella nuova realtà che si trova ad affrontare. Difficoltà presenta poi anche il ritorno dell’emigrato nel Paese d’origine. “E’ come un nuovo espatrio”, ha spiegato Pisterzi.
L’ambasciatore ha sottolineato l’alta presenza di giovani tra gli espatriati e come la Spagna stia diventando “una destinazione privilegiata per i connazionali”, con oltre 300mila italiani iscritti al Registri dei residenti all’estero (Aire). Secondo la psicologa e psicoterapeuta “l’espatrio è classificabile tra le esperienze spartiacque come lo è la nascita di un figlio”.
“C’è un prima e un dopo” l’espatrio, “questo ci porta fuori dal noto e ci spinge a confrontarci con noi stessi”, ha detto Pisterzi. La psicoterapeuta fa parte del gruppo Transiti, una cooperativa sociale composta da 30 persone di cui 25 psicoterapeuti, che si occupa del benessere psicologico degli italiani all’estero.