“Le oggettive difficoltà di inserimento scolastico dei figli di italiani nel rigido e selettivo sistema tedesco, seppure attenuandosi e differenziandosi con lo sviluppo dei processi di integrazione nella società di insediamento, continuano a manifestarsi diffusamente con l’arrivo di nuovi nuclei familiari. Le statistiche relative alla presenza nei diversi tipi di scuola degli studenti stranieri provenienti da famiglie italiane segnalano, che essi, non a caso, con l’eccezione di quelli presenti a Berlino, hanno il tasso più alto di presenze nelle Förderschulen (scuole differenziali) e nelle Hauptschulen, cioè nel ramo residuo delle scuole dell’obbligo, che non danno la possibilità di accedere ai due rami superiori, con esiti restrittivi anche sulle prospettive di posizionamento nel mercato del lavoro. Con la mia interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ho voluto porre l’attenzione, anche sollecitata dalle preoccupazioni espresse da numerose famiglie italiane residenti in Germania, sulla necessità di mantenere e rafforzare le risorse per i corsi “preparatori””. Lo dichiara in una nota l’On. Angela Schirò, Pd, eletta nella ripartizione estera Europa.
“Il sottosegretario Merlo, nella sua risposta a nome del governo, ha confermato che ”la Germania continua ad essere una priorità per la nostra promozione culturale nell’azione di diffusione dell’italiano, e, in particolare, per l’attività di sostegno alle nostre collettività, che a seguito dell’incremento dei flussi migratori registrato negli ultimi anni, assume carattere di rilevante attualità”.
Con specifico riguardo ai “corsi preparatori” secondo i dati finali dell ‘a.s. 2017/2018 – riportati nella risposta – risultano in totale 550 (di cui 48 svolti a Dortmund, 8 a Francoforte, 37 a Hannover, 81 a Monaco, 337 a Stoccarda e 39 a Berlino). Considerato che nell’a.s. 2017/18 i corsi realizzati dagli Enti gestori/promotori destinatari di contributi ministeriali operanti in Germania sono stati complessivamente 1.403, i corsi “preparatori” rappresentano una percentuale pari a circa il 39 %.
Rispetto al numero complessivo di alunni registrati nei corsi degli Enti gestori/promotori operanti in Germania, per lo stesso anno scolastico, pari a 9.043, gli alunni dei corsi preparatori rappresentano una percentuale del 7,2 %.
Per quanto riguarda l’a.s. 2018/19, dai dati parziali fin qui acquisiti, risulta che sono stati avviati 270 corsi preparatori a Stoccarda, 35 a Dortmund, 35 a Berlino e 37 ad Hannover.
Il Governo ha assicurato che “le richieste degli Enti gestori/promotori in questo settore saranno tenute nella massima considerazione”, anche per cercare di fronteggiare le difficoltà che il sistema educativo presenta in termini di inclusione, rispetto alle quali “sono senz’altro auspicabili ulteriori misure da parte delle autorità scolastiche dei diversi Länder tedeschi””.
“Sarà mia cura – conclude Schirò – continuare a monitorare costantemente l’evoluzione di questa questione e di informarne i connazionali”.