“Il ministro degli Esteri lussemburghese ha paragonato gli emigrati italiani a quelli che oggi giungono in Italia. Si tratta di un paragone ridicolo, che non tiene conto del contesto storico, della legalità e quindi della legittimità del movimento migratorio”. Lo dichiara in una nota il Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero.
“Oggi dal Nord Africa arriva un’immigrazione per lo più irregolare e spesso clandestina”, sottolinea l’esponente del governo, che aggiunge: “Noi, discendenti di emigrati, conosciamo bene la storia della diaspora italiana, perché le nostre famiglie l’hanno vissuta sulla propria pelle”.
“Ha ragione Matteo Salvini quando dice che Asselborn ignora la storia dell’emigrazione italiana. Ai nostri emigrati nessuno pagava vitto e alloggio e portavano con sé la propria documentazione: un movimento migratorio assolutamente regolare e legale”.
“L’augurio – conclude il Sottosegretario – è che il ministro lussemburghese riesca a trovare del tempo per studiare meglio la storia, soprattutto quella dei movimenti migratori, con speciale attenzione all’emigrazione italiana arrivata legalmente in tutto il mondo e che oggi rappresenta una vera risorsa, per l’Italia e anche per i Paesi che l’hanno ricevuta, di valore inestimabile”.