Continua la missione istituzionale del Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, in Centro America e Caraibi. Dopo avere fatto tappa a Panama, ieri l’esponente del governo è arrivato a Santo Domingo, dove è stato ricevuto da una delegazione guidata dall’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Dominicana, Andrea Canepari. Con lui l’Ambasciatrice della Repubblica Dominicana in Italia, Peggy Cabral, e Donato Di Santo, Segretario Generale dell’IILA.
Nella mattinata di oggi, giovedì 4 ottobre, il Sottosegretario Merlo ha portato il suo saluto all’inaugurazione della Mostra “IILA – un sogno italo-latinoamericano”.
“Sono tantissime le imprese italiane che cercano spazi in Repubblica Dominicana e che desiderano contribuire allo sviluppo del Paese”, ci ha tenuto a sottolineare il Sottosegretario, che poi ha continuato: “Forte e organizzata la comunità italiana qui residente. Oggi quella portata avanti dall’Italia, anche nei confronti della Repubblica Dominicana, è una politica di Stato e lo sarà per molto tempo”.
Quindi l’incontro bilaterale con il ministro degli Esteri della Repubblica Dominicana, Miguel Vargas, a cui hanno partecipato anche l’Ambasciatore Canepari e l’Ambasciatrice Peggy Cabral.
“Lavoriamo per favorire una maggiore presenza italiana nel mondo, anche a livello economico e commerciale, e relazioni più strette tra Italia e Repubblica Dominicana”, ha evidenziato il Sottosegretario Merlo, che nel primo pomeriggio è poi intervenuto alla Continentale America Latina del CGIE, riunita proprio a Santo Domingo.
In quell’occasione è tornato a ribadire i punti principali a cui sta lavorando il governo italiano per ciò che riguarda gli italiani nel mondo: migliori servizi consolari e riforma del voto all’estero prima di tutto.
“L’Ambasciatore Apicella a Panama e l’Ambasciatore Canepari a Santo Domingo stanno facendo un ottimo lavoro”, ha affermato Merlo, “le cose miglioreranno ancora. Con l’inaugurazione della nuova Ambasciata italiana a Panama e con quella della nuova Ambasciata qui a Santo Domingo vogliamo dimostrare, con i fatti, che i segnali di inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti continuano. Guardiamo al futuro – ha concluso -, a una legislatura che durerà cinque anni e ci consentirà di lavorare insieme, governo, Comites e CGIE, per cambiare in meglio tutto ciò che non funziona e dunque portare a casa i risultati”.