Gli italiani all’estero e le difficoltà di rimpatrio durante la pandemia. London One Radio ne ha parlato con il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero.
“Siamo in una situazione sanitaria molto complicata”, ha detto l’esponente del governo italiano intervistato dal direttore Philip Baglini. Certo, “la libera circolazione deve essere garantita a tutti ed è un diritto costituzionale, ma dobbiamo stare attenti perché c’è una questione superiore, che è quella di proteggere le persone” da questo nemico invisibile chiamato coronavirus.
“L’On. Mario Borghese, vicepresidente MAIE, ha presentato una interrogazione al ministro Speranza per chiarire l’aspetto del rientro in Italia dei connazionali residenti oltre confine; io stesso ho scritto al ministro proprio chiedendo di rivedere la blacklist dei Paesi da cui è proibito l’ingresso in Italia, soprattutto perché Paesi come il Brasile o la Repubblica Dominicana – che sono nella lista nera – hanno una situazione migliore rispetto per esempio a diversi Paesi europei, come il Belgio o la Francia o ancora il Regno Unito”.
In ogni caso, ha evidenziato il Sottosegretario Merlo, “la nostra posizione come MAIE è chiara: un italiano deve poter rientrare in Italia in qualsiasi momento. Certo, capisco il ministro Speranza e il premier Conte; non condivido ma rispetto la decisione di un governo di coalizione di cui noi facciamo parte”.
Elezioni Comites: “Sono state rimandate a causa del referendum e poi della pandemia, si voterà nel 2021. Quello di eleggere i nostri rappresentanti locali è un diritto democratico che abbiamo tutti noi italiani all’estero”.
Voto elettronico in futuro? “Credo che questo arriverà. Non so quando. Sono aperto al confronto, per capire se riusciamo a mettere in sicurezza il voto all’estero, dobbiamo cambiare la metodologia perché così non va”.