Continua in Venezuela quella che ormai è diventata una vera e propria guerra civile. Il popolo venezuelano non si arrende e assicura che le proteste continueranno in tutto il Paese. La deputata dell’opposizione Yanet Fermín è stata liberata dopo aver trascorso più di cinque ore in arresto, sull’isola di Margarita, per avere partecipato oggi ad una manifestazione anti-governativa.
“Grazie alla pressione internazionale, nazionale e la gente di Nueva Esparta io sono libera”, ha cinguettato su Twitter la deputata, che ha anche ringraziato il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (OAS) Luis Almagro per aver denunciato il suo arresto sulla stessa rete sociale.
La manifestazione di lunedì, organizzata da Voluntad Popular, fa parte di una serie di proteste che da oltre un mese e mezzo ormai colpiscono tutta la Nazione. Durante alcune di queste proteste centinaia di manifestanti sono stati feriti e si contano già una quarantina di vittime.
L’opposizione comunque non si arrende e anzi assicura che la voce del popolo venezuelano continuerà a farsi sentire con forza; marce notturne sono previste per mercoledì e per sabato si sta organizzando una mobilitazione che, secondo gli organizzatori, coinvolgerà “milioni di persone”.
“Mercoledì marce notturne, tutti in Venezuela a marciare di notte”, ha detto il primo vice presidente dell’Assemblea nazionale (AN, il Parlamento) Freddy Guevara parlando come portavoce del MUD.
Intanto è trascorso un lunedì che ha visto Caracas paralizzata dai sit-in organizzati in tutta la città per protestare contro il governo Maduro. “In Venezuela è dittatura”, “Maduro assassino di giovani”, “vogliamo votare”, è quanto si poteva leggere su alcuni dei cartelli esposti durante le proteste. #SOSVenezuela.
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