Juan Guaido, presidente dell’Assemblea Nazionale, leader dell’opposizione e autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, ha chiesto al governo argentino di Alberto Fernandez di aiutare a risolvere la crisi politica in Venezuela accogliendo Nicolas Maduro “come ha ricevuto Evo Morales”, riferendosi all’ex presidente boliviano fuggito dal suo paese dopo le accuse di brogli alle elezioni e le pressioni di manifestanti e militari.
“Sono sicuro che l’Argentina puo’ aiutare la dittatura a capire che l’unica alternativa che ha e’ quella di fornire garanzie per elezioni presidenziali davvero libere. Penso che il lavoro dell’Argentina possa essere la chiave per rimuovere ostacoli… o ricevere Maduro come hanno ricevuto Evo Morales”, ha detto Guaido.
Le dichiarazioni di Guaido’ sono una risposta alle parole pronunciate da Maduro venerdi’, in cui ha invitato alcuni “governi amichevoli” come quelli di Argentina, Spagna, Messico e Russia a mediare nel dialogo in Venezuela. Inoltre, il leader chavista ha promesso che “presto” arrivera’ il giorno in cui la giustizia fermera’ Guaido.
Secondo Guaido l’Argentina avrebbe un ruolo “chiave” nel processo: “Comprendo la posizione del presidente Alberto Fernandez e lo rispetto. Non entreremo nella politica interna dell’Argentina, della Spagna o di qualsiasi altro paese che sostenga il processo di recupero della democrazia in Venezuela”, ha detto.
Guaido’ ha poi fatto riferimento ai rapporti tra l’ex presidente e attuale vicepresidente Cristina Kirchner e il chavismo. “E’ evidente che la vicepresidente argentina ha avuto un rapporto diretto con il madurismo e il chavismo e capisco la complessa situazione. Ma sono stati anche molto chiari sul fatto che c’e’ un’emergenza in Venezuela, che dobbiamo cercare una soluzione alla crisi e hanno anche condannato cio’ che e’ successo il 5 gennaio all’Assemblea nazionale”. (Ansa)