Le prime tre città in cui i bresciani hanno deciso di trasferirsi per avviare una nuova vita e una carriera all’estero sono Londra, Manchester e Parigi. E “la significativa presenza di bresciani nel Regno Unito non può che fare pensare alle future conseguenze di Brexit”, si legge sul Giornale di Brescia, che prosegue: “La capitale del Regno Unito non teme confronti: su 8.429 persone partite da Brescia città nel corso degli anni, 839 vivono all’ ombra del Big Ben”, “tra le prime dieci destinazioni ci sono anche Manchester, 171 persone, e Birmingham, 67” e “allargando lo sguardo a tutta la provincia, sono 45mila i bresciani iscritti all’ Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), cinquemila dei quali vivono nel Regno Unito, superato solo dalla Svizzera (novemila)”.
Significativa la presenza di Berlino, “che ha vissuto un boom di interesse negli ultimi dieci anni, anche a scapito di mete più gettonate nei primi anni Duemila, Barcellona su tutte. Anche se il Sudamerica è storicamente una meta di chi lascia l’Italia, stupisce la presenza nella top ten delle città diAssunzione, capitale del Paraguay, e di Santiago del Cile, prima meta extra Ue. A questi esempi si aggiungono luoghi come Touba in Senegal (6 persone), Tiaong nelle Filippine (1 persona) o Addis Abeba in Etiopia (16 persone). Ma anche 18 persone a New York, 1 a Zarzal in Colombia, 4 a Tápiógyörgye in Ungheria ed 1 a Yangon in Birmania.