“Carissima On. Fucsia Nissoli, avevo deciso di intervenire solo per argomenti riguardanti il MAIE, ma il suo intervento su queste pagine mi costringe a rompere il mio proposito”. Lo scrive Augusto Sorriso, coordinatore del MAIE USA e consigliere del Comites di New York, replicando alle recenti dichiarazioni dell’On. Fucsia Nissoli circa la necessità di riaprire il consolato di Newark.
“E’ davvero paradossale. Lei, On. Nissoli, ora chiede di riaprire il Consolato di Newark, quando Lei stessa, con il Suo voto, negli anni in cui sosteneva un governo targato Pd, ha contribuito a chiuderlo. Per la cronaca: la battaglia sul Consolato di Newark – prosegue Sorriso – appartiene al Comites del N.J prima e al MAIE dopo la chiusura dello stesso Comites. Tutti i nostri sforzi sono caduti nel vuoto di un governo di sinistra sordo alle nostre giuste lagnanze. Ultimo il Ministro Alfano, che chiese una dettagliata relazione che forse non fu nemmeno letta. Certamente, On. Nissoli, tutti i contributi atti ad aiutare il progetto sono benvenuti e in special modo quelli dei nostri Parlamentari, quindi anche il Suo; ma vorrei pacatamente farle rilevare alcune cose che certo non aiutano”
“Errare è umano, perseverare è diabolico. Lei – continua il coordinatore del MAIE rivolgendosi alla deputata azzurra – nel 2013 propose anche allora, credo in buona fede, un’interrogazione all’infausta (per il N.J.) Ministro Bonino sulla chiusura. Come diverse volte le ho spiegato, quell’intervento fu la pietra tombale sul Consolato di Newark”.
“La risposta negativa dell’incompetente Bonino che Lei, On. Nissoli, non riusci’ a controbattere con i numeri e i fatti, determinò una via senza ritorno. Risultato: gli australiani conservarono i loro consolati con una contrattazione poco eclatante ma efficace e Newark fu chiuso, insieme ad altre sedi. Inspiegabile rimane, però, il Suo voto, cara onorevole, a quella finanziaria che decretava la fine dell’Ufficio Diplomatico, ma tant’è. Forse inesperienza. Poi Lei ha avuto cinque anni (via la Bonino per fortuna), ma non abbiamo visto interventi suoi presso la maggioranza di sinistra che lei ordinatamente sosteneva. Risultati zero”.
“Questa la storia. Oggi Lei ripropone una interrogazione al Ministro Moavero sullo stesso argomento. Non so chi la consigli (lo licenzi), forse non capisce ancora una volta che se il Ministro oggi risponde negativamente alla sua interrogazione sarà un’altra pietra tombale sulle necessità di una grande Comunità. La triste Bonino rigettò la richiesta di un parlamentare di maggioranza, ritiene Lei che oggi possa essere presa in considerazione qualcosa che venga dall’opposizione? Solo realpolitik… Allora Lei era giustificata dalla poca esperienza, oggi sarebbe un delitto premeditato”.
“Oggi il Governo e’ cambiato, abbiamo in posizione influente un eletto all’estero che ben conosce le problematiche delle Comunità. Quindi ritiri l’interrogazione, si confronti senza clamori (che non aiutano) col Sottosegretario Merlo che da tempo conosce il problema della riapertura di un ufficio diplomatico in New Jersey e col quale siamo in continuo contatto, sia per questo che per altri problemi insoluti. Merlo senza clamori e senza la pretesa di averne patrocinio porta avanti nelle dovute sedi la soluzione agognata”.
“Poi se tutto andrà come tutti desideriamo, Ella potrà realmente in quel momento farsi vanto ed intervenire dicendo di aver contribuito alla riapertura dell’Ufficio Diplomatico – del resto lo ha fatto per Santo Domingo senza un merito specifico -, ma le capacità non le mancano. Bando alle polemiche oggi, ripeto sarebbe opportuno ritirasse l’interrogazione e si raccordasse col Sottosegretario Merlo. Un attimo di pubblicità e di esposizione mediatica non devono e non possono penalizzare le giuste pretese della Grande Comunità del New Jersey. Se Lei veramente crede in quel che dice – conclude Sorriso – converrà con me ed agirà di conseguenza. Buon Natale”.