Meno di una settimana ed il consueto prestigioso Concerto di Capodanno dal Gran Teatro la Fenice di Venezia sarà in diretta alle 12,20 su Rai 1, con la partecipazione del soprano Rosa Feola. Insieme al tenore statunitense John Osborn la Feola sarà protagonista di questo appuntamento tanto atteso il 1 di gennaio. Il soprano ha cantato in tutti i teatri più importanti del mondo, dal Colon di Buenos Aires al Opernhause di Zurigo, solo per citarne due.
Nell’intervista rilasciata a Italiachiamaitalia.it Rosa Feola parla della sua Susanna in Giappone diretta da Muti, senza scordare le emozioni vissute al Teatro alla Scala di Milano con Placido Domingo. Ricorda i primi passi mossi nel campo della lirica e confessa il suo amore per Mozart. Svela in quali ruoli desidera debuttare e come si prepara un debutto. Prima di tutto, però, Rosa Feola racconta le emozioni per questo Concerto di Capodanno: da fan ogni primo dell’anno era incollata al video seduta sul divano a casa sua, ora è diva e protagonista sul palco della Fenice.
Sarai protagonista nel prestigioso Concerto di Capodanno alla Fenice di Venezia. Come commenti?
Senza dubbio sono emozionatissima. So esattamente l’importanza del concerto, poiché lo aspettavo ogni primo 1 gennaio davanti alla TV con tutta la mia famiglia riunita. Questa volta avrò l’immensa gioia di poter invitare la mia famiglia a vederlo in diretta, in platea!
Quali saranno le arie che canterai?
Canterò due magnifiche arie di belcanto – “Quel guardo il cavaliere” del Don Pasquale, “Qui la voce sua soave… Vien diletto é in ciel la luna…” de I Puritani. Due ruoli che mi hanno portato soddisfazioni e divertimento.
Non è la tua prima volta a Venezia, quali sono le emozioni per il ritorno sul palco della Fenice?
Venezia mi ha accolto quando ancora ero “alle prime armi”, per uno dei ruoli che più porto nel cuore, Susanna delle Nozze di Figaro. Il Teatro mi ispira magia pura. Un tempio sacro così bello da vedere e da ascoltare! Per non parlare poi dell’ambiente gioviale e positivo che permette di lavorare bene e raggiungere sempre dei livelli altissimi per tutte le produzioni!
Come avviene lo studio della preparazione di un nuovo ruolo?
Un nuovo ruolo va affrontato per gradi. Sarebbe sempre meglio avere almeno un anno per studiare a fondo tutto il possibile, a partire dalla storia che ha ispirato la composizione, allo stile, per poi passare allo spartito e leggere bene ciò che il compositore stesso ha voluto intendere fra dinamiche e senso del testo. Da qui deriva la delineazione del personaggio, che per essere coerente deve avere ragioni logiche per ogni movimento! Insomma un bellissimo lavoro! Che se fatto bene si arricchisce ogni volta che si ripete l’opera.
In quali ruoli vorresti debuttare?
Nei miei prossimi debutti mi piacerebbe vedermi nel ruolo di Violetta della Traviata. Ho avuto la fortuna di studiarla con Renata Scotto e non vedo l’ora di vederla materializzarsi.
Da Donizetti a Verdi, Puccini… quali i compositori che più ami?
Adoro Mozart in ogni sua composizione! Ma anche Mahler e Martucci mi suscitano emozioni forti.
Quando hai mosso i primi passi nel mondo della lirica e quando hai capito che saresti stata un soprano di successo?
Per la prima domanda la risposta é facile. Ho iniziato a studiare canto a 16 anni ma il mio primo traguardo importante é stato vincere il Concorso Operalia diretto da Placido Domingo al Teatro alla Scala nel 2010. Per il successo lascio giudicare gli altri; posso solo dirti che mi sento in dovere di dare sempre il massimo!
Hai cantato nei teatri più importanti del mondo. Un ricordo del Giappone?
In Giappone ho cantato Susanna delle Nozze di Figaro con la direzione del Maestro Muti. Una produzione davvero indimenticabile, con la firma di Ponnelle e i Wiener in trasferta. I fan giapponesi sono gli unici al mondo a vivere l’arte e l’artista in modo veramente intenso. Sono in prima fila sia in teatro che in strada ad aspettarti per un sorriso, un autografo, e sono felici di poterti donare un piccolo regalo in cambio.
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