Il 51% degli italiani ritiene la cattura del boss Messina Denaro una vittoria per lo Stato. Di diverso avviso il 26,8% secondo cui si tratta solo della cattura di un latitante malato e alla fine della carriera. C’è anche un 20,3% che ipotizza che la cattura sia stata concordata con Cosa Nostra. È quanto emerge dal consueto sondaggio settimanale di Termometro Politico realizzato tra il 17 e il 19 gennaio.
Poco più di un italiano su due considera giusto mettere un’etichetta che informi sui pericolo dell’alcol sulle bottiglie di vino, birra, superalcolici come avviene in Irlanda. Tra questi il 25,8% ritiene l’alcol dannoso quanto il fumo mentre il 24,5% metterebbe l’etichetta solo sui superalcolici. Contrario il 47,9%: il 22,7% pensa che l’abuso possa essere combattuto con l’educazione mentre il 25,2% teme che l’etichetta possa danneggiare tutta la nostra industria vinicola e agroalimentare.
Un altro sistema di etichettatura, il cosiddetto Nutriscore che valuta i cibi in base al loro impatto sulla salute, trova il favore della maggioranza degli intervistati. Il 35% lo vorrebbe obbligatorio mentre il 20%, pur approvandolo crede che non debba essere obbligatorio lasciando la scelta alle imprese. Il 28% boccia l’idea perché danneggerebbe l’industria agro-alimentare italiana e i nostri prodotti tipici e un ulteriore 12,8% si dice contrario in quanto, a suo dire, non vi possono essere certezze assolute sul reale beneficio o sulla dannosità dei vari cibi in commercio.
Sulla possibile introduzione nelle maggiori città del limite di 30km all’ora sono più i contrari che i favorevoli. Tra chi dice no, il 27,1% obietta che i limiti attuali vadano già bene mentre il 23,7% ritiene che si stia esagerando. Il 33% è d’accordo ma solo se introdotto nelle vie più residenziali e non in quelle a maggiore scorrimento mentre il 14,5% sposa l’idea in toto.
Leggera flessione per l’indice di fiducia della premier Giorgia Meloni ora al 43,8%. Le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico danno in crescita Fdi al 29,1%. In calo le quotazioni del M5S al 17,3% mentre il Pd arresta la sua caduta al 16,4%. In flessione la Lega all’8,4%, avanza piano Azione/Italia Viva all’8,1% così come Forza Italia al 7,2%. Sinistra Italiana/Verdi scende al 3%, seguono +Europa al 2,6%, Italexit al 2,3%, Unione Popolare all’1,6% e Italia Sovrana all’1,5%.