Il declino del M5S è definitivo. Ne è convinto il 58,8% degli italiani secondo cui gli esponenti pentastellati hanno dimostrato di non essere in grado di fare politica. Per il 23% il Movimento può tornare a crescere solo se cessano le liti mentre per il 4,7% può tornare ad essere addirittura primo partito se torna forza anti sistema come agli inizi. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra l’8 e il 10 febbraio.
La maggioranza degli italiani (52,3%) è d’accordo sul ritorno a una legge elettorale. Tra i favorevoli il 39,3% vorrebbe che la soglia di sbarramento fosse almeno del 4-5%. Solo il 7,1% vuole che resti il sistema misto attuale, il 13,7% preferisce l’uninominale a un turno mentre il 19,8% dà la sua preferenza al maggioritario a doppio turno come in Francia.
Sul futuro del centrodestra le previsioni degli italiani divergono. Per il 29,2% il centrodestra dovrebbe rimanere una coalizione come lo è stata finora, il 12,3% dice sì all’alleanza ma solo se Lega e Forza Italia escono dal governo Draghi, infine il 26,4% ritiene che non ci siano più le condizioni perché questa alleanza esista.
Capitolo Sanremo. Agli intervistati è stato chiesto se la manifestazione canora appena conclusasi abbia o meno un’influenza sulla società italiana che va oltre la musica. Risponde sì il 37,9% e no il 29,7%. Un ulteriore 30,9% afferma di non essere interessato al Festival.
La fiducia di Mario Draghi scende sotto al 50% precisamente al 48,5%. Sono poche le variazioni di consenso registrate da Termometro Politico. Fratelli d’Italia resta prima col 21,7%, restano fermi sulle loro posizioni sia Pd (20,5%) che M5S (14,4%). In leggera crescita Lega (18,9%) e Forza Italia (7,6%). Seguono +Europa/Azione al 4,1%, Sinistra al 3,2%, Italia Viva al 2,7%, Verdi all’1.8% e Partito Comunista all’1%.