Un terzo degli italiani è favorevole ad interrompere l’importazione di gas e petrolio dalla Russia per mettere pressione sul Cremlino. Il 15,6% è d’accordo solo per minacciare tale mossa. Contrario il 18,6% secondo cui dovremmo limitarci alle sanzioni in essere mentre un ulteriore 28,3% dice no a tutte le sanzioni, anche a quelle già imposte. Sono questi alcuni dati contenuti nel sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 15 e il 17 marzo.
Vista l’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina, il 42,5% ritiene che ora sia giunto il momento per la formazione di un esercito unico europeo. Il 21,7% preferirebbe la creazione di più unità comuni e una più stretta collaborazione con gli altri Paesi con il mantenimento degli eserciti nazionali. L’8% è a favore della collaborazione europea ma non nel campo della difesa. Infine il 23,3% si oppone a questa eventualità e chiede al governo di essere meno dipendente dall’Ue anche in altri ambiti.
Le opinioni degli italiani divergono sullo stop alle sanzioni in caso in cui Ucraina e Russia dovessero firmare un accordo di pace. Per il 26,1% dovrebbero rimanere finché Putin resta al potere, per il 25,2% andrebbe diminuite, ma non tolte completamente, per il 24,6% andrebbe tolte, idem per un ulteriore 21,6% secondo cui non avrebbero dovuto essere imposte sin dall’inizio.
Gli italiani si uniscono sul giudizio ai media. Per il 51% l’informazione sulla guerra in Ucraina ha un taglio troppo filo occidentale, per il 32,8% è equilibrata mentre per l’8,2% ci sono troppe voci filo russe.
Intanto il gradimento di Draghi subisce un forte calo nelle ultime due settimane attestandosi al 47,4%. Le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico danno Fdi in rialzo al 21,7%. Staccato il Pd ora al 20,8%. La Lega è in calo al 18,1% così come il Movimento 5 Stelle ora al 13,2%. Poche variazioni di consenso per Forza Italia (7,8%), Azione/+Europa (4,2%) e Sinistra (3,4%). Chiudono Italia Viva (2,6%), Italexit (2,2%), Verdi (1,8%) e Partito Comunista (1%).