La posizione “atlantista” di Giorgia Meloni sulla guerra in Ucraina divide gli italiani. A dirlo sono i risultati del sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra l’11 e il 13 ottobre 2022. Il 28,8% considera giusta la la linea adottata dalla leader di Fdi, il 19,6% la apprezza anche se non crede sia veramente sincera, in realtà “la pensa più come i suoi alleati più teneri con Putin”, il 26,2% non l’apprezza, anzi crede che sia in qualche modo costretta a mostrarsi atlantista per l’incarico che sta per assumere, infine il 22,4% non l’apprezza affatto in quanto Meloni “non fa altro che rinnovare la posizione subalterna dell’Italia agli Usa e alla Nato”.
Agli intervistati è stato chiesto quale degli schieramenti politici oggi presenti in Italia è più attento ai problemi alle esigenze dei lavoratori. Il 37,9% risponde centrodestra, il 19,4% il Movimento 5 Stelle, il 16,8% il centrosinistra, il 6,7% Azione/Italia Viva, il 5% altri partiti o coalizione mentre per l’11,5% nessuno di questi.
L’altra domanda ha riguardato l’aspirazione professionale degli italiani nel caso in in Italia vi fossero stipendi adeguati, tasse eque e burocrazia snella. Il 25,3% vorrebbe essere un piccolo/medio imprenditore, il 24,6% un dipendente pubblico, il 19% un professionista con partita Iva, infine il 17,4% un dipendente privato.
Critica invece l’opinione sulla legge 194 sull’aborto. Solo il 25,9% ritiene che abbia funzionato davvero svolgendo il ruolo che si era prefissata. Per il 13,4% “non è stata applicata per intero in quanto non vi sarebbe prevenzione delle cause dell’aborto mentre il padre del concepito non sarebbe quasi mai coinvolto”, per il 24,2% ha funzionato a fatica “ma oggi la libertà di abortire è messa sempre più in pericolo a livello concreto e a livello politico”, per il 15,6% non ha funzionato perché “gli ostacoli alla libertà di abortire, come l’alto numero di obiettori di coscienza, sono sempre stati troppi”, di diverso avviso il 14,2% secondo cui la legge non ha funzionato perché è troppo facile abortire mentre “il vero diritto negato è invece quello di avere figli e poterli mantenere”.
Meloni non riesce a convincere la maggioranza degli italiani ad avere fiducia in lei come probabile prossima premier. L’indice di fiducia della leader di Fdi si ferma a quota 44,3%.
Infine, le intenzioni di voto. Fratelli d’Italia non arresta la sua crescita e ora è al 27,1%. In ulteriore calo il Pd dato al 18,4% mentre il M5S si avvicina guadagnando mezzo punto e attestandosi al 16,5%. Stabile la Lega all’8,5% mentre Azione/Italia Viva e Forza Italia perdono consensi rispetto alla precedente rilevazione e scivolano rispettivamente al 7,8% e al 7,5%. Flette al 3,6% la lista Sinistra Italiana/Verdi. Sotto il 3% le altre forze politiche: +Europa è al 2,8%, Italexit al 2%, Unione Popolare all’1,4% così come Italia Sovrana.