La maggioranza degli italiani si schiera contro condoni edilizi e fiscali. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 29 novembre e il 1 dicembre. In merito ai condoni edilizi, il 44,5% li ritiene un incoraggiamento all’illegalità e alla costruzione di case in aree idro-geologiche pericolose mentre il 48,9% li ritiene accettabili solo se viene sanata una mancata concessione e violazioni fiscali, ma non se si è costruito in una situazione di pericolo idro-geologico. A favore una piccola percentuale che non arriva al 5%.
La pace fiscale inserita dal governo di centrodestra nella manovra finanziaria trova la contrarierà della maggioranza degli italiani: il 39,9% la considera un incentivo ad evadere e una misura non rispettosa verso chi paga tutte le tasse e le multe mentre per il 14,5% va bene tagliare le sanzioni ma lo Stato avrebbe dovuto pretendere le imposte non pagate. A ritenere giusto lo stralcio e l’alleggerimento delle sanzioni è il 26,7% con un ulteriore 16,9% che avrebbe voluto la cancellazione anche di cartelle di più di mille euro e di quelle più recenti.
Un altro provvedimento cardine della manovra non piace ad oltre un intervistato su due, ovvero la possibilità per gli esercenti di non accettare pagamenti elettronici fino a 60 euro senza incorrere in sanzioni. Per il 28,5% si tratta di un errore, anzi, si dovrebbe sostituire gradualmente il contante con la moneta elettronica per ridurre al massimo l’evasione fiscale, un ulteriore 31,3% non è d’accordo in quanto è diritto dei consumatori pagare come desiderano e non girare necessariamente con i contanti. Di diverso avviso il 22,8% secondo cui non dovrebbe esserci nessun obbligo di accettarli come in gran parte d’Europa. A favore della misura un altro 16,3% che denuncia le commissioni eccessive sulle cifre più piccole.
A dividere gli italiani è invece la mozione del governo e approvata dal Parlamento che garantisce rifornimenti di armi all’Ucraina per il 2023. Il 47,9% è d’accordo (tra questi il 9,1% chiede che si inviino solo aiuti difensivi) mentre il 48,1% si dice contrario.
Il gradimento di Giorgia Meloni fa un passo indietro questa settimana passando dal 45,6% al 44,3%. Le intenzioni di voto vedono Fratelli d’Italia per la prima volta in calo di consensi dal voto del 25 settembre: il partito di Meloni perde appena un decimo attestandosi al 28,6%. Cresce il Movimento 5 Stelle che passa dall 17,1% al 17,5% mentre il Pd scende al 16,8%. Stabile Azione/Italia Viva all’8,4%, si rifà sotto la Lega all’8,2% mentre Forza Italia cala al 6,7%. Seguono Sinistra Italiana/Verdi al 3,4%, +Europa al 2,5%, Italexit al 2,3%, Unione Popolare all’1,6% e Italia Sovrana all’1,4%.