Il conflitto israelo-palestinese è al centro del sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 18 e il 20 maggio. Gli italiani si dividono equamente tra chi sostiene Israele (30,6%) e chi i palestinesi (29,3%). Più di un terzo (36,8%) non si schiera con nessuna delle parti in causa perché, a loro dire, “entrambi stanno compiendo gravi errori”.
In merito alla risoluzione del conflitto, gli intervistati avanzano diverse soluzioni: quella che riceve più consensi riguarda il progetto di realizzare due stati, dentro i confini del 1967 (34,4%). Un ulteriore 18,8% benedice questa soluzione a patto che i palestinesi concedano di più visto che i confini del 1967 non sono più attuali. Meno preferenze raccolgono le altre soluzioni in campo: dal creare un unico Stato gestito paritariamente da arabi ed ebrei (8,2%), a Israele che annette la Cisgiordania con gli arabi trasferiti negli altri Paesi della Regione, passando per la cancellazione dello Stato di Israele con i palestinesi che rientrano in possesso di tutto il territorio nei confini pre-1948. Infine c’è un 8,1% secondo cui il meno peggio sarebbe il mantenimento dello status quo attuale.
Anche sulla posizione della politica estera italiana rispetto al conflitto israelo-palestinese le opinioni divergono: il 26,5% la considera troppo filo-israeliana, il 13,1% troppo filo palestinese, il 18,8% giustamente equilibrata, il 21,4% troppo equilibrata, il 6,2% giustamente più filo-israeliana e lo 0,7% giustamente più filopalestinese.
Termometro Politico si è occupato anche di attualità legata al Covid. In particolare sul fatto che non si è verificato alcun aumento dei contagi a seguito delle riaperture come prevedevano invece alcuni medici. La maggioranza degli intervistati riconosce l’errore degli esperti: di questi una metà (33,1%) ritiene sia stato fatto in buona fede, l’altra metà (35,4%) lo condanna e basta. C’è poi un 15,4% che approva le previsioni fatte dai medici e non esclude un aumento dei contagi nelle prossime settimane.
Le riaperture annunciate, la campagna di vaccinazione a pieno ritmo e il calo dei contagi, fanno crescere la fiducia degli italiani nel premier Draghi. Il presidente del Consiglio raccoglie così il gradimento del 54,8% degli intervistati.
Le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico vedono la Lega in calo al 22,6%, il Pd in rialzo al 19,8% e Fratelli d’Italia stabile al 18,7%. Perdono terreno sia il M5S (15,7%) che Forza Italia (6,4%). Nelle retrovie si segnalano due sorpassi: Sinistra Italiana (3,2%) ai danni di Azione (3,1%) e +Europa (1,4%) sui Verdi (1,3%). Italia Viva tocca quota 3% mentre il Partito Comunista è stabile all’1%.