Nei giorni scorsi il premier Conte ha annunciato un “tagliando” al reddito di cittadinanza. A favore di una revisione della misura voluta fortemente dal M5S sono otto italiani su dieci.
Per il 58,6% il reddito di cittadinanza va rivisto “perché non ha prodotto i risultati sperati nelle politiche attive del lavoro” mentre per il 23% va modificato “perché si sono investite molte risorse che ora potrebbero servire ad altro”.
Contro il “tagliando” si schiera il 15,1% degli italiani: tra questi il 12,1% denuncia il rischio che a “rimetterci siano le fasce più deboli della popolazione” mentre il 3% promuove la misura definendola “utile per far trovare lavoro”. Sono questi alcuni dei dati del sondaggio realizzato da Termometro Politico tra il 30 settembre e il 1° ottobre per la trasmissione di La7, Coffee Break.
Conte ha anticipato inoltre che quota 100, un’altra delle misure cardine del governo giallo verde, non verrà rinnovata. Anche in questo caso, i favorevoli sono in maggioranza. Tra questi il 28% applaude la scelta definendo quota 100 “una misura molto costosa ed iniqua” mentre il 31,6% si dice favorevole “ma solo se viene fatta una riforma previdenziale che non reintroduca i parametri della legge Fornero”. A dire no all’addio di quota 100 è invece il 36,2% degli intervistati.
Un’altra delle notizie di questa settimana riguarda la nomina di Giorgia Meloni alla guida del partito dei Conservatori e Riformisti europei. La nomina cambia gli equilibri nel centrodestra? Per un italiano su due sì. Per il 24,3% infatti Meloni “sta dimostrando maggiore capacità politica” mentre il 25,1% ritiene che “la nomina potrebbe aiutare Meloni a diventare leader anche in Italia”. Il 30,9% risponde di no: tra questi il 26% considera la Lega ancora come il primo partito della coalizione mentre per il 4,9% Salvini “è l’unico vero leader del centrodestra”.
Con l’incremento dei contagi si è tornato a parlare di un possibile nuovo lockdown. Ipotesi che però la maggioranza degli italiani (60,4%) ritiene improbabile o impossibile. A credere ad una nuova serrata generale è invece il 35,2%.