Il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis ha verificato gli effetti delle Amministrative sul consenso alle Politiche. Risultato? M5S e Pd restano le principali forze politiche del Paese, anche se entrambi i partiti sono un po’ calate nelle ultime settimane.
Oggi le intenzioni di voto degli italiani, secondo il sondaggio, parlano chiaro: 28% al Movimento 5 Stelle, con il Partito Democratico sotto di un punto e mezzo percentuale, al 26,5%.
Dalle parti del centrodestra Lega e Forza Italia sono vicinissime, tutte e due intorno al 13,5%, con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 4,8%.
A sinistra-sinistra troviamo Articolo 1 di Bersani al 3,7%, mentre Centristi e Alternativa Popolare sono al 3,1, al 2,5% Sinistr Italiana.
In base alla simulazione odierna effettuata da Demopolis, escludendo gli eletti all’estero e le minoranze linguistiche, il M5S otterrebbe alla Camera 183 seggi, il PD 178, la Lega 89, Forza Italia 88; supererebbero la soglia anche Fratelli d’Italia con 30 deputati, Articolo 1 con 24 e AP con 20. Con questi numeri, nessuna forza politica avrebbe una maggioranza in grado di ottenere la fiducia per un nuovo Governo.
Occhio! Forse proprio ricorrendo al sostegno di eletti all’estero e minoranze linguistiche si potrà formare un esecutivo.
Un’alleanza post voto PD-Sinistra-Centristi otterrebbe, nel complesso, 228 seggi, il Centro Destra 207; il Movimento 5 Stelle, da solo, 183. Perfino un’alleanza più vasta, dal PD a Forza Italia – secondo la proiezione dell’Istituto Demopolis – si fermerebbe a 292: ben lontana dalla maggioranza di 316 seggi necessaria per dar vita ad un nuovo Governo.
E’ vero, il voto alle Amministrative ha confermato la crescita del centrodestra, con la Lega di Salvini che avanza ma resta comunque sotto Forza Italia.
Nonostante Berlusconi, Salvini e Meloni non siano d’accordo su tutto – vedi le differenti visioni politiche per quanto riguarda euro o Europa tra gli azzurri e i sovranisti -, crescere l’area di centrodestra a livello nazionale: lo scorso novembre era al 27%, oggi è al 32%. Il trend di crescita è costante. Penalizzati M5S e Pd anche dalla poca affluenza al voto, con risultati al di sotto delle aspettative.
Il fantasma dell’astensione apparirà anche alle prossime elezioni politiche, certamente. Secondo le proiezioni Demopolis, rispetto alle Politiche del 2013 oggi 6 milioni di elettori in meno andrebbero a votare: voterebbero meno di 30 milioni di italiani, oltre 17 milioni sceglierebbero l’astensione.
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