Si parla tanto di cittadinanza: sui giornali, in radio, in televisione nei diversi talk show. Ma gli italiani che ne pensano?
Stando all’ultimo sondaggio condotto dal Euromedia Research, l’istituto di Alessandra Ghisleri, per Porta a Porta, alla domanda “siete favorevoli o contrari a ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia per richiedere la cittadinanza con trasmissione automatica ai figli minorenni?”, solo il 35,6% si è detto favorevole. A fronte del 52,4% dei contrari e del 12% di interpellati che non risponde.
Dunque gli italiani sono assolutamente contrari a un’ipotesi di riforma che faciliti l’acquisto della cittadinanza italiana agli immigrati.
Quella che si legge nel sondaggio appare proprio come una netta presa di posizione che la politica non può ignorare.
Di fronte all’ipotesi dello ius scholae, se da un lato gli italiani sembrano essere favorevoli alla misura, un 44,2% contro un 37,1%, dall’altro gli interpellati dal sondaggio bocciano in prima istanza, favorevoli o contrari che siano, la cittadinanza in tempi brevi.
Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, nello studio di Bruno Vespa ha spiegato: “L’italiano ha letto favorevolmente un impegno da parte del cittadino che desidera la cittadinanza. Mentre invece nel caso del referendum così come è stato posto, ovviamente non c’è questo impegno. Ossia: il diritto di avere la cittadinanza senza impegni non piace alla maggioranza degli italiani”.
Coloro che stanno portando avanti questo tema, dunque, fortemente divisivo tra l’altro, risultano totalmente affossati: parliamo della sinistra e della sua galassia ma anche di Forza Italia, con il segretario azzurro Antonio Tajani che insiste nel volere rendere la cittadinanza più facile per gli immigrati.