Miguel, lo spogliarellista più ‘anziano’ d’Italia, parla dei suoi inizi a Radio Cusano Campus: “Sono diventato uno spogliarellista da ragazzino, sono il più vecchio d’Italia ormai. Ho 48 anni, ho iniziato a 18 anni. Quindi ormai faccio questo lavoro da trent’anni”.
“Ho cominciato per gioco, andavo in palestra, avevo un bel fisico, mi chiesero se volevo fare uno spogliarello in un ristorante, andai, feci lo spogliarello ed ebbi un grande successo. All’inizio ero molto timido, poi da ragazzino, a 18 anni, spogliarsi davanti a 500 donne non è semplice. All’inizio lo facevo solo l’otto marzo, poi hanno iniziato a chiamarmi anche per altre situazioni, tipo addii al nubilato, feste di laurea, compleanni, feste private. Insomma, all’inizio la timidezza c’era, poi piano piano è svanita ed anche giusto che si andata così, altrimenti non sarei diventato un professionista. Ho lavorato anche con i Centocelle Nightmare, qualche anno l’ho fatto con loro”.
Trent’anni di spogliarelli, le esigenze non sono cambiate: “Le esigenze sono sempre le stesse per quanto riguarda le esigenze femminili. Gli strip che fai per le feste di donne sono sempre uguali. Però c’è più perversione da parte degli uomini, ci sono molti più omosessuali al giorno d’oggi. Io mi pubblicizzo su internet, mi chiamano tantissimi uomini che vogliono uno spogliarello maschile, ma io rifiuto, sono eterosessuale, lavoro solo con le donne. Magari un gay vede l’annuncio, vede che ho un bel fisico e mi chiama, ma dal tono di voce li riconosco subito, un po’ insistono, mi dicono che pagano bene, ma non ce la farei a spogliarmi per un uomo”.
Sui guadagni: “Ora faccio più spettacoli di quando ero ragazzo, internet è una grande pubblicità. Per uno strip a Roma qualche anno fa si potevano prendere anche 250 euro per un quarto d’ora venti minuti. Ora si guadagna di meno. La media di uno spogliarellista professionista è di cento, centocinquanta euro”.
Sugli addii al nubilato: “Ogni tanto succede qualcosina, ma perché le donne sono un po’ brille. Una donna che si sarebbe sposata due giorni dopo aveva iniziato a fare sesso con me, ma una sua amica ci ha beccato e per fortuna ci ha bloccato. Qualche volta mi è capitato di uscire con delle donne che ho conosciuto durante gli spettacoli e che poi ho frequentato al di là degli spogliarelli. A certi spettacoli non vengono solo vecchie babbione, ma anche belle ragazze. Dipende dal tipo di show”.
Su quello che vogliono le donne: “Alcune donne non si accontentano di guardare, vogliono toccare. Altre invece sono un po’ più timide. Dipende dal gruppo che hai davanti. Per me questa è una professione, ma anche un divertimento. Può capitare poi che qualcuna si innamori, ma questo magari succederebbe comunque, perché sono un bell’uomo, oltre che un bravo spogliarellista”.
La cosa più strana che gli è stata richiesta: “Ostia, un locale molto conosciuto. Ho trovato un pubblico di ragazze allupate che volevano strapparmi il perizoma. Erano impazzite, volevano che mi togliessi il perizoma in discoteca davanti a tutte, volevano strapparmelo. Per tenerlo su ho dovuto lottare. Qualche volta, mi è capitato di spogliarmi per donne conosciute, per donne del mondo dello spettacolo. E’ successo in ville private ai castelli romani. Sogno di fare uno spogliarello per Belen”.
Sul futuro: “Non so quando andrò in pensione, quando appenderò il perizoma al chiodo. Finché mi chiamano io lavoro. Ormai mi diverto, non ho più alcun tipo di imbarazzo”.
Sugli inconvenienti del mestiere: “Se mi sono mai eccitato durante uno spettacolo? Soltanto una volta mi è capitato. In Abruzzo. All’inizio la ragazza festeggiata era particolarmente timida, era molto bella. A un certo punto è impazzita, giocavamo con la panna. Lei ha iniziato a togliermi la panna di dosso con la lingua, mi sono eccitato”.
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