La settimana scorsa in mezza Italia si sono tenute manifestazioni pro-Palestina. Purtroppo, gli slogan che si sono sentiti non sono stati per nulla rassicuranti, anzi: erano davvero inquietanti.
Uno di questi slogan è stato urlato da una ragazza durante la manifestazione che c’è stata a Roma e recitava: “Fuori i sionisti da Roma!”.
La questione delle manifestazioni è un problema. Purtroppo, si manifesta contro Israele, la parte aggredita che si sta difendendo, ma non si dice nulla di Hamas, un’organizzazione terroristica che vuole la distruzione di Israele e non solo.
Hamas è un movimento terroristico che tiene gli stessi abitanti di Gaza in ostaggio. Questo è inquietante come sono inquietanti i toni di coloro che dicono: “Israele ha ragione ma…”. Quel “ma” indica l’essere in una “zona grigia” nella quale vi è ambiguità. In queste situazioni non può esserci ambiguità.
Il rischio è quello che le cellule dormienti qui in Italia e negli altri Paesi occidentali possano fare dei danni. Del resto, si deve tenere conto del fatto che ci possa essere un rischio di attentati. Ricordo che nel 1982 ci fu un attentato terroristico palestinese al Tempio Maggiore di Roma, attentato nel quel morì un bimbo di nome Stefano Gay Tachè.
Quelle manifestazioni che ci sono state potrebbero istigare le cellule dormienti e i “lupi solitari” a compiere attentati. Manifestare il proprio pensiero è un diritto sacrosanto. Si tratta di un diritto fondamentale di una democrazia. Ma si deve stare attenti alle cause che si sostengono. Forse certe persone non se ne rendono conto.