Esilarante l’intervento della senatrice Laura Garavini, Pd, durante la prima giornata di lavori dell’assemblea Plenaria del CGIE, mercoledì 4 luglio.
La senatrice dem eletta nella ripartizione estera Europa ha dipinto un mondo che non c’è, parlando di una “situazione rosea” per quanto riguarda gli italiani all’estero, grazie – ha sostenuto – al lavoro del precedente governo a guida Pd.
Per Garavini sul tema italiani all’estero “il Governo attuale eredita una situazione positiva, grazie ai fondi stanziati dai Governi Renzi e Gentiloni”, quattrini “a favore della rete consolare” e “per la promozione del made in Italy e della digitalizzazione”.
Ci chiediamo: ma dove saranno andati a finire tutti ‘sti soldi? Già, perché dopo anni di governo Pd la rete consolare è al collasso, il made in Italy è massacrato dall’italian sounding e siamo lontani anni luce da una vera digitalizzazione. Insomma, ma di che parla Garavini?
E’ sempre Laura nel paese delle meraviglie, quella che afferma cose a cui non crede nemmeno lei. Onestà intellettuale zero, capace di passare da bersaniana doc a renziana doc in un battibaleno. In mancanza di un coordinamento Pd degno di tale nome, lavora in parlamento per proporsi come referente del Pd estero, ma è un ruolo che in tanti fanno fatica a riconoscerle.
Davanti alle parole pronunciate in Plenaria dalla senatrice dem, che ha descritto un mondo che esiste solo nella sua fantasia, il consigliere CGIE Gian Luigi Ferretti è sbottato in una sonora risata che ha rimbombato in tutta la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina. “Sì, andava tutto bene, con Alfano…”, ha commentato Ferretti. Ma Laura si sa non la ferma nessuno, lei ha continuato col suo panegirico convinta di essere nel giusto e di dire la verità. Sì, la sua.