Per troppo tempo aveva mantenuto il silenzio sugli atteggiamenti dei partiti e dei parlamentari, ma ora è tornato all’attacco, forte come sempre. Beppe Grillo, in un post dal titolo inequivocabile “In questo mondo di ladri”, pubblicato sul suo blog, accusa anche gli italiani, colpevoli – secondo lui – di continuare a fare sopravvivere un certo sistema che sa di marcio, perché in qualche modo a loro conviene.
Il comico genovese parla di "sindrome di Stoccolma" per spiegare quella che definisce "apparente ignavia" degli italiani nel continuare a votare partiti e politici dopo "arresti, rinvii a giudizio e condanne". "Per molto meno in altri Paesi la gente sarebbe scesa in piazza, avrebbe assediato il Parlamento. In Italia non succede. Ci si interroga su questo mistero, su questa apparente ignavia, da anni, senza trovare una risposta convincente". La verità, per il leader del Movimento 5 Stelle, è che il “Sistema sopravvive perché un numero sterminato di italiani ne trae vantaggio", circa "metà della popolazione che non vede, non sente, non parla e vota per i partiti. Un meccanismo alimentato, finché regge, da un debito pubblico insostenibile e dalla tassazione più alta d’Europa". Questo però sta per finire: “è in arrivo una tempesta perfetta”, scrive Grillo, che conclude la sua nota con Antonella Venditti: “In questo mondo di ladri, c’è ancora un gruppo di amici, che non si arrendono mai".
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