Ci sono pattuglie in borghese di carabinieri che vigilano chiese e palazzi storici dell’Emilia crollati per il terremoto, per prevenire, o anche reprimere, i furti di opere d’arte. Sono quelle del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale, impiegate soprattutto di notte per proteggere gli edifici considerati piu’ a rischio. Nel frattempo, si inizia a lavorare alla messa in sicurezza e alla catalogazione delle opere.
Ovviamente il lavoro dei militari specializzati nel proteggere opere d’arte, si affianca quello dei loro colleghi, che vigilano contro gli sciacalli che vanno a rubare nelle case deserte dopo il sisma. Ma i ‘predoni’ di opere d’arte rischiano parecchio se colti in flagrante: ‘L’arresto per furto doppiamente aggravato: dal valore dell’opera trafugata, e dal fatto che si trova esposta ai furti per motivi emergenziali di cui si approfitta’ ha spiegato il capitano Ciro Imperato, che comanda il nucleo di Bologna, che ha competenza regionale. ‘Ovviamente poi l’autorita’ giudiziaria decide dopo l’arresto se convalidare la misura e chiedere la custodia cautelare in carcere’.
Ovviamente il lavoro dei carabinieri di questo nucleo specializzato mira appunto anche alla messa in sicurezza e alla catalogazione delle opere travolte dal sisma. Per questo si lavora fianco a fianco con le Soprintendenze (ai beni artistici ma anche architettonici) delle zone interessate. E con i vigili del fuoco, perche’ ‘fino a che non abbiamo il loro via libera non possiamo operare negli edifici’. Coscienti che ‘ci sono delle vite umane che hanno la priorita”. E quindi ogni tanto ci si ferma e bisogna aspettare. Man mano che quadri, pale, statue e altri oggetti di pregio verranno salvati ‘saranno affidati in giudiziale custodia a strutture idonee alla loro conservazione’ spiega il comandante. Certo, quello che e’ successo ieri in Emilia si profila come una sfida seria per i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale: ‘e’ una situazione simile a quello che successe a L’Aquila, ma con una differenza enorme: l’area da tenere sotto controllo, quella tra Modena e Ferrara, ma anche di Bologna e Reggio Emilia, e’ ampia. E tanto ricca di opere di arte’.
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