Difficile situazione in Siria: decine di migliaia di manifestanti pro-regime, sono scesi in piazza stamani a Damasco, per esprimere il loro sostegno al presidente Bashar al Assad e condannare la decisione della Lega Araba di imporre sanzioni al Paese. La tv di Stato ha mostrato in diretta le immagini del massiccio sit-in svoltosi in piazza delle Sette fontane, nel centro moderno della capitale. Dopo aver sospeso la Siria circa un mese fa, la Lega Araba ha imposto, sabato, sanzioni economiche contro il regime e i suoi rappresentanti, come strumento di pressione perché cessi la repressione che, secondo un bilancio dell’Onu, ha causato da marzo ai primi di novembre, oltre 3.500 morti per lo più civili.
Intanto è giunta anche la prima reazione ufficiale di Damasco alle sanzioni economiche decise dalla Lega Araba: il ministro dell’Economia siriano ha affermato che le misure restrittive "danneggeranno ogni cittadino arabo". "Si tratta di sanzioni che, oltre a colpire la cittadinanza siriana, danneggeranno ogni cittadino arabo che ha affari con la Siria".
Tra le sanzioni previste figura soprattutto la sospensione di ogni relazione tra i governi arabi e la Banca centrale di Damasco. “Non vogliamo provocare altra sofferenza al popolo siriano”, ha spiegato domenica in conferenza stampa il primo ministro del Qatar, Hamad bin Jassim Al Thani, illustrando come da oggi la Lega non avrà rapporti con la Banca Centrale siriana e bloccherà i finanziamenti dei governi arabi per i progetti in Siria. (CDS)
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