Prove generali di difesa, da prima linea. All’ombra delle tensioni di queste settimane, Israele e Usa hanno testato oggi, in un’inattesa esercitazione congiunta sul Mediterraneo – grazie al lancio di un missile radar obiettivo ‘Sparrow’ – il sofisticato sistema di intercettazione antimissile ‘Arrow’. Un test accompagnato dalle parole del premier, Benyamin Netanyahu, che ha ha lanciato un avvertimento: attaccare Israele, ha detto, "non e’ consigliabile". Un addestramento apparso sui centri di controllo russi, che hanno rivelato subito di aver individuato alle 9:16 di stamattina due ”oggetti balistici” lanciati dalla parte centrale del mar Mediterraneo. Dapprima negata, la notizia e’ stata poi confermata dal ministero della difesa israeliano. Un evento che molti analisti hanno interpretato in chiave siriana, visto il possibile attacco Usa al regime di Bashar el Assad, se il presidente Barack Obama otterra’ il voto favorevole del Congresso americano.
Non a caso Netanyahu, a poca distanza di tempo dai fatti, e’ tornato ad ammonire chi voglia attaccare Israele. ”La realta’ intorno a noi sta cambiando”, ha sottolineato. ”Voglio dire a chiunque intenda farci del male: non e’ consigliabile”. Poi, con un richiamo a una frase usata 100 anni fa dal fondatore del nazionalismo ebraico, Vladimir Jabotinsky, ha aggiunto: ”La nostra esistenza qui dipende dall’esistenza di un Muro di ferro. Noi costruiamo un Muro di ferro”. Il Pentagono ha pero’ negato ogni nesso con la Siria: da Washington hanno fatto sapere che l’America ”ha fornito assistenza tecnica e sostegno” al Ministero della Difesa israeliano per condurre un ”test di difesa missilistica” sul Mediterraneo, che era previsto da molto tempo. ”Nulla a che vedere – ha aggiunto – con le considerazioni degli Stati Uniti su un’azione militare per rispondere all’attacco siriano con armi chimiche”.
Da Israele il ministero della difesa ha rivelato il contenuto dell’esercitazione, che si e’ svolta ”con successo” e che e’ partita in direzione del Mediterraneo da una base dell’aviazione nel centro del Paese. Secondo i responsabili del Progetto ‘Homa’ (Muraglia, in ebraico) di difesa aerea, il missile e’ stato lanciato alle ore 9:15 locali (un minuto di differenza da quanto rilevato dai russi): ”L’esperimento ha messo a prova le rinnovate capacita’ di un nuovo tipo di missile-obiettivo della serie Sparrow (‘Passero’, ‘Ankor’, in ebraico). Sono stati provati in questa circostanza anche i sistemi di difesa missilistica Arrow, compresi il radar e il sistema di comando e controllo”. ”Il missile e’ stato identificato dal sistema radar ‘Pino Magnifico’ e quel radar – ha proseguito il ministero – ha analizzato le caratteristiche e la traiettoria del missile attaccante. Quindi i suoi dati sono stati inoltrati al sistema di comando e controllo”. Il ministro della difesa, Moshe Yaalon, ha quindi confermato che l’esercitazione si e’ svolta in cooperazione con gli americani e ha detto che il test ha permesso di saggiare i ”nostri sistemi”. ”Continueremo a rifornire la nostra difesa – ha aggiunto – con questi equipaggiamenti. Una fonte della difesa israeliana – citata dal Jerusalem Post – ha confermato che il test era stato programmato in anticipo e che ha fatto parte di ”un programma di esercitazioni prestabilito”.
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