Luigi Di Magio, deputato del Movimento 5 Stelle, in un post su Facebook scrive: “Ma la Siria? Mentre la casa sta bruciando, noi falciamo l’erba del giardino. Sta per scoppiare una guerra in Siria. Usa e Gran Bretagna potrebbero aprire il conflitto ad ore. Fregandosene dell’Onu, degli ispettori e del fatto che la Russia potrebbe reagire. In Italia – riprende – da un mese stiamo parlando di falchi, colombe, giullari e ballerine. Agibilita’ politica dei partiti, come salvare lo stipendio senza tornare alle elezioni. Giudizi di costituzionalità su leggi che la stessa maggioranza ha votato un anno fa, ritenendole costituzionali immagino… Tutto ciò è follia". Per Di Magio “è surreale questo dibattito che invade i media da oltre un mese a questa parte, lì fuori c’è un Mediterraneo che brucia e noi siamo nel bel mezzo, forse ignari. Finirà come sempre che il Movimento 5 Stelle sarà l’unico ad approfondire la vicenda". "Come per il caso Shalabayeva – ricorda il grillino – i nostri della commissione Esteri furono gli unici ad andare in Kazakistan ad ascoltare la sua versione dei fatti. E poi saremo anche criticati per aver agito da soli. Questa farsa finirà presto. Vinciamo noi".
Di Mario parla anche di legge elettorale: “sulla legge elettorale nel Movimento 5 Stelle diciamo tutti la stessa cosa, anche se ci fanno sembrare divisi. Nessuno vuole il Porcellum e ad abolirla ci abbiamo provato già a maggio in Aula. Quella volta non ci riuscimmo perchè il Pd non votò per la mozione di abrogazione della legge. Detto questo, se mi domandate ‘che legge vuoi dopo’, io vi rispondo che non voglio un super-porcellum per tagliare fuori il Movimento 5 Stelle dalle prossime elezioni". “Ricordate la modifica alla legge elettorale che stavano per introdurre a fine legislatura nel 2012? Se una forza politica non raggiungeva almeno il 35% o il 45% non si aveva diritto ad alcun premio di maggioranza. Fu proprio il presidente della Commissione Affari costituzionali del Pdl a denunciare dal blog di Grillo che sarebbe stata una norma ‘ad movimentum’ per tagliarci fuori. Girano le stesse voci di allora in questi giorni. Ed e’ tutto qui il nostro timore". "Il Movimento 5 Stelle ha 50 senatori su 318. Se la matematica non e’ un’opinione – incalza Di Maio – Pd e Pdl ci possono tagliare fuori dalla partita con un ‘inciucetto’ vecchio stile al Senato. E non a caso proprio al Senato si e’ scelto di incardinare la discussione della nuova legge elettorale. Silvio Berlusconi con la legge elettorale che si fece da solo, ha governato per 8 anni, anche quando stava all’opposizione. Potrebbe rifarlo adesso il partito unico".
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