E’ scattato la notte scorsa l’attacco missilistico ad opera di Usa, Francia e Regno Unito nei confronti della Siria. Un attacco mirato, che ha colpito obiettivi precisi, tra cui un deposito di armi chimiche.
“A un secolo dalla fine della prima guerra mondiale non possiamo rassegnarci all’idea che le armi chimiche possano essere utilizzate”, dichiara il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ricordando che tali armi “sono proibite da tutte le leggi internazionali e le conseguenze umanitarie sulle vittime civili di queste armi atroci sono inaccettabili, non sono degne della nostra civiltà. Le abbiamo viste in questi giorni e non le possiamo tollerare”.
“Quella di stanotte – fa sapere Gentiloni da palazzo Chigi – e’ stata un’azione circoscritta, mirata a colpire le capacita’ di fabbricazione o diffusione delle armi chimiche, non puo’ e non deve essere l’inizio di una escalation, l’Italia lo ha ribadito nei giorni scorsi e continuera’ a farlo”.
Si fa sentire anche Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: “Si tratta di un attacco su obiettivi precisi contro siti legati alla produzione di armi chimiche che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi”.
Matteo Salvini invece è contro i raid in Siria e condanna con fermezza l’attacco. “Pazzesco”, un intervento “pericolosissimo” perche’ rischia di rinfocolare i gruppi terroristici, sentenzia il segretario leghista, che elogia – inedita ‘premura’ – la “misura e l’equilibrio” mostrate dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Luigi Di Maio, capo dei 5stelle, su Facebook scrive: “Siamo preoccupati per quel che sta accadendo e riteniamo che in Siria occorra accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali si assistenza umanitaria. L’uso di armi chimiche, come ho già detto, è intollerabile ma mi auguro che l’attacco di oggi resti un’azione limitata e circoscritta e non rappresenti invece l’inizio di una nuova escalation”.
“Restiamo al fianco dei nostri alleati, soprattutto perché in questa fase delicatissima credo che l’Ue debba avere la forza di farsi vedere compatta e unita, anche nell’invitare le Nazioni Unite a compiere ispezioni sul terreno in Siria affinché si accertino le responsabilità sull’uso di armi chimiche da parte di Assad. Su questo aspetto – conclude Di Maio – mi auguro che anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si mostri coeso”.
Intanto Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti avranno domenica colloqui a Londra per concordare le loro ulteriori azioni riguardo alla situazione in Siria: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, citato dalla stampa internazionale. “Domani a Londra, si terranno i colloqui tra Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Germania durante i quali coordineremo ulteriori azioni”, ha detto Maas ai giornalisti a Berlino.