E’ di almeno 14 morti il bilancio delle vittime delle violenze odierne in Siria, nonostante il cessate il fuoco in vigore dal 12 aprile: lo hanno reso noto fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti umani.
Un civile è stato ucciso nel corso di una perquisizione nella località di Kansefra, nella provincia nordoccidentale di Idleb, dove sette militari sono stati uccisi dall’esplosione di un ordigno collocato sul ciglio di una strada.
Un altro civile è stato abbattuto da un cecchino a Daraa, mentre altre quattro persone sono morte nei bombardamenti su Khaldiyé e Bayada, quartieri di Homs, e una quinta nella vicina Qusseir; infine una bambina di nove anni è stata uccisa da un tiratore scelto nella zona di Damasco.
Al momento i primi osservatori delle Nazioni Unite inviati nel Paese per controllare il rispetto della tregua prevista dal piano di pace Annan starebbero limitando il loro lavoro alla zona di Damasco.
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