"Il sindacato deve riorganizzarsi per rappresentare al meglio le persone che fino a oggi non siamo riusciti a intercettare. E’ cambiato il mondo del lavoro, c’è una frantumazione in corso che allontana i giovani dal sindacato. E se noi non torniamo a parlare a tutti, a coinvolgere i lavoratori dei nuovi settori, i precari, se non faremo questo, allora sì che rischiamo di diventare un ente inutile". Lo afferma Carla Cantone, segretario generale dei pensionati della Cgil, in una intervista al Secolo XIX, nella quale conferma anche la sua richiesta, in occasione del congresso del sindacato, di un leader giovane: "Io ho iniziato a lavorare a 14 anni, per mantenermi, e a 26 ero già dirigente sindacale, e a 38 sono diventata segretario nazionale degli edili. Non è impossibile avere segretari giovani. Più le nuove generazioni occupano il sindacato meglio è".
Aggiunge che "il sindacato non attira più come una volta. Perché abbiamo fatto i nostri errori. Abbiamo dei ritardi organizzativi nel presidio del territorio. E in questo congresso della Cgil dobbiamo trovare la strategia per migliorare. Bisogna tornare alla contrattazione territoriale. Penso che come Cgil da tempo andiamo poco nei posti di lavoro. Dobbiamo uscire dalle sedi, organizzare dibattiti, tornare nei quartieri e nei piccoli comuni. Occuparci del welfare, dei giovani, dei disoccupati, dei precari, degli anziani, delle imprese. Dobbiamo tornare a essere un soggetto politico che crea consenso".
E sulla posizione del presidente del Consiglio Matteo Renzi che rifiuta un confronto con i sindacati e diserta il congresso di Rimini commenta: "Bisogna trovare il modo di fargli cambiare idea. Non si possono eliminare le forze intermedie come il sindacato, perché sono anche un controllo sul potere".
Discussione su questo articolo