Silvio Berlusconi è tornato a casa. Il leader di Forza Italia ha lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano in tarda mattinata, dopo alcune settimane di ricovero a seguito dell’intervento al cuore subito lo scorso 14 giugno. Ora per Berlusconi inizia un periodo di convalescenza che trascorrerà nella sua villa ad Arcore. Alberto Zangrillo, medico personale del Cav, ha spiegato: "Nel giro di un paio di mesi Silvio Berlusconi sarà in piena efficienza e in grado, se ne ha voglia, di fare le scelte che il futuro gli riserverà". "Berlusconi – ha proseguito Zangrillo – ha dato prova di coraggio e, soprattutto, di generosità, e ha una grande attitudine a capire i passaggi per arrivare a una soluzione del problema e a fidarsi. Dovrà continuare la riabilitazione e riprendere contatto con la vita quotidiana, con l’ambiente. Considerate che qua lui era in cattività".
A chi gli chiede se il leader di Forza Italia debba evitare di fare alcune cose d’ora in poi, risponde: "Berlusconi non deve evitare nulla, deve fare delle scelte consapevoli, saprà lui cosa fare".
Il Cavaliere prima di lasciare la struttura ospedaliera si è fermato a parlare con i cronisti che lo aspettavano fuori. Silvio ha voluto fare due ringraziamenti: al personale dell’ospedale milanese "che mi ha curato con grande dedizione e mi ha coccolato" e "ai giornalisti" a cui ha chiesto "scusa" per averli "costretti a una permanenza così lunga e inattesa".
“Mi aspettano due mesi di riabilitazione – ha detto il Berlusca – e poi sarò e poi sarò di nuovo utile all’Italia e agli italiani".
Pensando a temi politici, ha commentato: la situazione politica italiana "e’ passata dal bipolarismo a un tripolarismo che io vedo molto pericoloso e dove non ci sono leader a cui poter affidare il nostro destino". "Il sistema congiunto della legge elettorale e della riforma costituzionale potrebbe portare a un governo dei Cinque Stelle, come si e’ visto nelle recenti elezioni comunali dove il M5s ha vinto 29 volte su 30. Il sistema e’ fatto in modo tale che questo sarebbe il risultato sicuro delle prossime elezioni nazionali".
A proposito di Brexit: in Europa, "con l’uscita dell’Inghilterra, può prendere il via un processo di disgregazione". Così l’ex premier Silvio Berlusconi ha parlato a proposito della Brexit lasciando l’ospedale San Raffaele di Milano, dove è rimasto ricoverato circa un mese per un intervento al cuore. "La gente giovane – ha osservato Berlusconi – non si ricorda cosa è stata la Guerra fredda e le due grandi guerre, di cui la seconda ha portato 60 milioni di vittime. Una guerra fratricida fra europei. I padri fondatori dell’Europa hanno pensato, sì, alla pace ma anche a non avere confini europei e a una Europa che fosse faro di civiltà, che potesse intervenire nel mondo dove c’era bisogno. Tutto questo l’Europa non l’ha mai raggiunto". "Quando fui per sei mesi presidente dei capi di Stato e governo – ha concluso – non ci fu modo di arrivare a una politica estera e a una difesa comuni".
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