Riguardo Silvia Romano, la ragazza italiana di 23 anni rapita in Kenya, il Prof. Aldo Morrone, esperto di medicina delle migrazioni e Direttore scientifico del San Gallicano di Roma, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Esprimo solidarietà a Silvia e alla sua famiglia e spero che la Farnesina svolga il suo compito”.
“Sono stato spesso in quelle zone, un rapimento può purtroppo sempre capitare, ma ci sono delle modalità per prevenirli”.
“Un elemento importante è che le onlus o le ong svolgano un lavoro in collaborazione con le attività amministrative o sanitarie locali così da far capire a tutti il tipo di attività che si sta svolgendo nel loro Paese”.
Per Morrone ci deve essere “un coinvolgimento delle strutture locali che deve riguardare i Sindaci, anche i paesi più piccoli in quelle aree lo hanno”.
“Può darsi che in questo caso sia mancato un certo tipo di coordinamento, se non c’è un accordo con le autorità locali può accadere di tutto. Anche bucare una gomma può fermare gli operatori e i volontari per giorni in attesa che passi qualcuno ed esporre così tutto il gruppo ad un rischio. Da persona che lavora in questo mondo da oltre 40 anni dico ‘stiamoci attenti’ perché se è vero che non si può evitare del tutto il rischio lo si può comunque contenere”.
“Più volte, in missioni umanitarie, ho avuto paura e sono stato fermato spesso da banditi armati e da bambini soldato, ho avuto paura ma sono stato fortunato perché non sono mai stato nè rapinato nè rapito, anche perché con me avevo solo le medicine”.